Autostrade Meridionali, la più antica società napoletana quotata in Borsa, sarà messa in liquidazione volontaria.
Lo ha deciso il consiglio di amministrazione che ha dato mandato all'Amministratore Delegato, Luigi Massa, di istruire e portare all'esame della riunione consiliare prevista il 21 febbraio 2024, contestualmente all’approvazione del progetto di bilancio 2023, le proposte per l'Assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci (già convocata l'8 aprile) per definire termini e condizioni della liquidazione e la distribuzione parziale della riserva straordinaria per circa 30 milioni di euro.
La decisione è la diretta conseguenza del subentro da aprile del 2022 del nuovo concessionario (Spn spa) nelle attività di gestione della tratta autostradale Napoli-Pompei-Salerno «in assenza di ulteriori opportunità di business».
La società - controllata al 59% da Autostrade per l'Italia - è stata il caso degli ultimi anni della Borsa Italiana (tra dicembre 2022 e aprile 2023 il titolo balzò del 218%!): il titolo a inizi 2022 valeva circa 5 euro, poi dalla fine del 2022 è iniziata una corsa - proprio alimentata dai rumors su una possibile liquidazione - che ha portato il titolo ad aprile 2023 a 23,4, per poi scendere per diversi mesi tra 11 e 15 euro e risalire negli utlimi giorni fino al nuovo massimo della chiusura di ieri a 21,60.
Chiusa la Borsa è arrivato il comunicato ufficiale della Società.
Nel 41% in mano al mercato, oltre a quote detenute da storici azionisti napoletani, ci sono fondi americani e maltesi, quest'ultimo protagonista di molti acquisti nei prossimi mesi.
Domani sarà interessante vedere le reazioni della Borsa, soprattutto dei fondi che hanno fatto muovere il titolo negli ultimi mesi.
Autostrade Meridionali è stata fondata il 21 maggio 1925 a Napoli con il compito di «costruire e gestire un nuovo collegamento autostradale tra Napoli e Salerno». Nel 1987 il controllo dai soci locali passo a Autostrade per l'Italia, ma una parte importante delle azioni rimase libera in Borsa.