Banche, rapine in calo del 28% negli ultimi quattro anni

Banche, rapine in calo del 28% negli ultimi quattro anni
Martedì 12 Novembre 2019, 13:29
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Le banche italiane sono sempre più sicure. Nel 2018 le rapine denunciate sono state 28.441, quasi 11 mila in meno rispetto al 2014, con una diminuzione del 28%. È il principale dato emerso dal decimo Rapporto Intersettoriale OSSIF sulla criminalità predatoria presentato a Roma nell'ambito dell'evento de «Gli Stati Generali della Sicurezza 2019».

Sensibili riduzioni si sono registrate anche in altri settori economici particolarmente esposti. Tra il 2014 e il 2018, le rapine in banca si sono ridotte di oltre due terzi (-67%). Quelle nelle farmacie e ai distributori di carburante si sono quasi dimezzate (rispettivamente -46% e -45%). Le rapine negli uffici postali e negli esercizi commerciali si sono ridotte di circa un terzo. Nelle tabaccherie sono diminuite del 24%.

«La sicurezza passa anche attraverso il coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale, lo dimostrano i risultati ottenuti e quelli che ci aspettiamo», ha commentato il vice direttore generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Rizzi. 

«Per il settore bancario – ha aggiunto il vice direttore generale dell’Abi Gianfranco Torriero - la sicurezza di cittadini e dipendenti è una priorità fondamentale che vede le banche costantemente impegnate su più fronti. Quello degli investimenti, per perfezionare e potenziare le misure di protezione; quello della formazione, per fornire tutte le informazioni utili a personale e clientela. Ma soprattutto quello della collaborazione e del dialogo con le Forze dell’Ordine, per dare il proprio contributo e garantire una sicurezza sempre maggiore, non solo allo sportello».

Il rapporto è stato realizzato nell’ambito dell’Osservatorio Intersettoriale avviato da OSSIF - il Centro di Ricerca ABI sulla Sicurezza Anticrimine - insieme a specialisti del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio–Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane e Unione Petrolifera.


 
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