Caltagirone Editore chiude il bilancio 2023 con 16,2 milioni di utile

Caltagirone Editore chiude il bilancio 2023 con 16,2 milioni di utile
Caltagirone Editore chiude il bilancio 2023 con 16,2 milioni di utile
di Rosario Dimito
Giovedì 7 Marzo 2024, 19:02 - Ultimo agg. 8 Marzo, 16:27
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Caltagirone Editore chiude il 2023 con un risultato positivo più che raddoppiato: 16,2 milioni a fronte dei 7 milioni del 2022. Ieri il cda della società presieduta da Azzurra Caltagirone ha esaminato e approvato il progetto di bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023. L’esercizio è stato caratterizzato anche dalla crescita della raccolta pubblicitaria del 3,5% e dall’aumento degli utenti unici su internet (+ 5%). 
Il margine operativo lordo è stato positivo per 5,6 milioni, registrando un incremento del 26,3% rispetto allo stesso dato del 2022 (4,4 milioni). I ricavi operativi si sono attestati a 116,5 milioni (118 milioni nel precedente esercizio) in diminuzione dell’1,3% per effetto della flessione dei ricavi editoriali parzialmente attenuata dalla crescita dei ricavi pubblicitari e degli altri ricavi editoriali. I ricavi diffusionali, incluse anche le vendite di copie ed abbonamenti digitali, hanno segnato una flessione dell’8% rispetto al precedente esercizio, in linea con l’andamento del mercato. La raccolta pubblicitaria è cresciuta del 3,5% rispetto al 2022, grazie soprattutto alla buona performance della raccolta pubblicitaria su internet che, considerando anche la pubblicità effettuata per conto terzi, ha registrato un incremento del 15,9% e rappresenta oggi il 31% del fatturato pubblicitario complessivo. A dicembre 2023 i siti web del network Caltagirone Editore hanno registrato 3,934 milioni di utenti unici giornalieri medi Total Audience Pc o Mobile, in crescita del 5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I costi operativi hanno registrato un decremento del 2,4% a 110,9 milioni (113,6 milioni nel 2022). In particolare il costo delle materie prime è calato nel corso dell’esercizio del 2,6%, grazie alla diminuzione del prezzo della carta e alle minori quantità utilizzate nel processo produttivo.

Il costo del lavoro, comprensivo di oneri non ricorrenti pari a 634 mila euro (1,6 milioni nel 2022) legati ad interventi posti in essere da alcune società del gruppo, è diminuito del 2,3%. Gli altri costi operativi, grazie alle politiche di contenimento dei costi poste in essere dalle società del Gruppo, hanno registrato un decremento del 2,5%.

LA GESTIONE

Il risultato operativo è stato negativo per 1,6 milioni (negativo per 13,7 milioni nel 2022) e comprende ammortamenti per 6,4 milioni, immutati rispetto al 2022, accantonamenti per rischi per 623 mila euro (210 mila nel 2022) e la svalutazione di crediti per 138 mila euro (308 mila nel 2022). Si segnala che l’esercizio 2022 includeva svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 11,2 milioni.
Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per 16,7 milioni (in linea con il 2022) ed include principalmente dividendi su azioni quotate incassati nel periodo per 17,2 milioni (17,5 milioni nel 2022) e proventi da obbligazioni e titoli di stato pari a 753 mila euro (57 mila euro nel 2022). La posizione finanziaria netta è pari a 12,7 milioni, in aumento di 12,6 milioni rispetto al 2022 (58 mila euro), principalmente per effetto dell’incasso di dividendi su azioni quotate e per la riclassifica dalle attività finanziarie non correnti. Il patrimonio netto consolidato di gruppo è pari a 435,4 milioni. Proposto all’assemblea (19 aprile-3 maggio) un dividendo ai soci di 0,04 euro per azione, in crescita del 33%.

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