Aversa, corruzione e mazzette al Comune per ottenere licenze edilizie: 8 arresti e 5 indagati

Coinvolti il direttore dell'Ufficio tecnico, dipendenti e imprenditori

Aversa, corruzione e mazzette al Comune
Aversa, corruzione e mazzette al Comune
Lunedì 22 Aprile 2024, 11:28 - Ultimo agg. 23 Aprile, 01:08
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Bufera al Comune di Aversa. Corruzione, falsità materiale, distruzione e occultamento di atti veri: arrestate otto persone, sottoposte ai domiciliari e cinque indagati. Si tratta di imprenditori, dipendenti comunali (in particolare il Dirigente dell'Ufficio Tecnico del Comune di Aversa e un geometra all'epoca dei fatti impiegato presso il Settore Edilizia Privata dello stesso Ente) e tecnici privati inerenti il rilascio e gestione di permessi di costruire relativi alla realizzazione di immobili ad uso residenziale nel territorio del Comune di Aversa.

L'indagine, avviata nel gennaio 2022, è della Procura di Napoli Nord.

L'attività investigativa ha messo in luce un consolidato modus operandi di imprenditori del settore edile, che - grazie alla intermediazione di tecnici di parte e professionisti - riuscivano ad instaurare rapporti corruttivi con i funzionari pubblici ed, in tal modo, a superare - mediante la corresponsione di somme di danaro ovvero altre utilità - tutte le diverse problematiche inerenti l'istruttoria e la conseguente approvazione dei titoli autorizzativi, anche mediante la soppressione e sostituzione di atti esistenti all'interno delle diverse pratiche edilizie pendenti presso il Comune.

È stato documentato che un professionista, in qualità di tecnico di parte e in assenza di qualsiasi rapporto lavorativo, instaurato con il Comune di Aversa, al fine di ottenere in tempi rapidi i permessi di costruire, curava - per conto del Dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale - tutte le pratiche pendenti presso l'ufficio, così da eliminare il notevole arretrato esistente. 

In altri casi, risultando difformità tra la documentazione ufficiale e lo stato dei luoghi, dietro compenso in denaro in favore dei tecnici comunali, venivano sottratti atti ufficiali dall'archivio comunale al fine di alterare l'iter procedurale e arrivare così all'approvazione dei progetti presentati. 

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I titoli autorizzativi, infatti, risultavano rilasciati sulla base di una falsa rappresentazione dei luoghi ante operam, artatamente effettuata mediante la sostituzione di grafici già esistenti, ovvero in violazione della normativa edilizia vigente e della normativa regionale c.d. “Piano casa”.

Alcuni complessi residenziali, inoltre, sulla base di permessi di costruire illegittimi, sono stati realizzati in assenza di una preventiva lottizzazione ed, in particolare, venivano effettuate opere edili consistenti nella demolizione e ricostruzione di un fabbricato con edificazione di 19 unità di ampia consistenza oltre a locali accessori, 'in luogo delle poche e preesistenti 6 modeste unità immobiliari originariamente a carattere rurale ed altri modesti manufatti (per lo più baracche), con aggravio del carico urbanistico, producendo notevoli ripercussioni in termini di presenza umana, di domanda di opere, di infrastrutture e di circolazione dei mezzi di trasporto. Nell'ambito dell'indagine anche un sequestro effettuato nel marzo 2023 di un immobile realizzato ad Aversa. 

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