Coronavirus, come difendere i risparmi

Coronavirus, come difendere i risparmi
di Roberta Amoruso
Martedì 10 Marzo 2020, 08:05 - Ultimo agg. 09:03
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La volatilità durerà per un po' e l'incertezza pure. Ma la scommessa è resistere all'ondata di vendite del momento, che oltre al panico per l'espansione di un emergenza epocale nasconde anche una buona dose di speculazione. L'ondata di vendite è dolorosa, certo, ma lo sguardo dell'investitore deve rimane concentrato sul lungo termine. Perché vendere ora, spinti da un istinto irrazionale, può costare caro al portafoglio. Soprattutto se, come si aspettano gli esperti, dovesse arrivare una risposta solida dalle banche centrali e dai governi a quel mix micidiale, tra coronavirus e choc del petrolio, che minaccia così pesantemente la crescita mondiale. E dunque, anche se il trend negativo dovesse continuare spinto magari dalle scelte obbligate di alcuni fondi pensione o di investimento, conviene mantenere la calma e guardare bene all'interno del portafoglio. Conservare una buona dose di titoli azionari, in un contesto di tassi sottozero, permette di scommettere sul recupero che ci sarà una volta arginata l'emergenza. Nel frattempo, si possono individuare potenziali opportunità, affidandosi a dei professionisti che sappiano bilanciare i rischi di singole obbligazioni e azioni. Nell'azionario, vanno scelti titoli con bilanci robusti che resistano anche a un calo della domanda. Per non dire degli asset che reagiscono bene in tempi di recessione, come lo yen giapponese o l'oro. Ma anche alcuni titoli di Stato.

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Azioni globali
I crolli delle Borse spaventeranno ancora, colpa di un'incertezza che non svanirà in qualche giorno. Ma con i tassi di interesse così bassi, nel lungo termine l'investimento azionario può essere considerato come un'alternativa ancora vincente rispetto ad altri strumenti, che ora non danno alcun tipo di rendimento. Anche perché banche centrali e governi agiranno. Dunque serve molta lucidità e gestione attiva di portafoglio per selezionare titoli che hanno bilanci solidi, situazioni debitorie sostenibili e business model resilienti nel lungo termine di fronte a un calo importante della domanda. E ciò vale da una parte all'altra dell'Oceano.

Azioni italiane
Anche nell'azionario italiano bisognerà andare a caccia delle società meno danneggiate dalla tempesta. I titoli soffrono insieme per il calo del petrolio e per le misure prese per contenere il contagio. Se, passata l'emergenza, l'attività in Italia ripartirà fra tre mesi, avremo un buco di Pil di un semestre. Se invece per ripartire ci vorranno altri sei mesi, il buco sarà più ampio, dicono da Lemanik. A questo si aggiunge lo choc-petrolio, pesante per l'industria, ma anche per l'indotto e per le banche così minacciate dagli Npl. Ma Goldman Sachs è ottimista: il settore è solido, può contare sulla liquidità della Bce, ma anche sull'aumento dei depositi degli italiani.

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Bond
Con i tassi ai minimi storici i bond non vanno così di moda. A meno che non si passi a una gestione attiva (tra duration e rischio di credito) che riesca a migliorare i rendimenti. Si tratta di esplorare opportunità tra i Paesi meridionali dell'Ue. Senza contare che i mercati scommettono sull'azione delle banche centrali. Dopo la Fed anche la Bce dovrà fare la sua parte. L'azione sui tassi è limitata, ma può agire sulla liquidità (con prestiti Tltro che aiutino le Pmi) e potenziare gli acquisti di asset per sostenere la fiducia e i mercati finanziari. Goldman Sachs punta su un aumento degli acquisti di attività per 40 miliardi al mese nel 2020.

Titoli di Stato
Anche la Germania deve fare i conti con il Covid-19. E anche Berlino aveva registrato uno stop della crescita già prima che scoppiasse l'emergenza. Ma quando c'è da mettersi al riparo contro l'incertezza è sempre sul Bund che scommettono gli investitori. Anche se il rendimento è sottozero. È successo ancora ieri con i titoli tedeschi che hanno ampiamente superato il minimo storico per rendimento (-0,84% in chiusura). Lo spread con Roma sfiora 228 punti, oltre 50 punti in più di venerdì. Qualcosa che non si giustifica se non con il panico del momento. Per chi cerca rendimento e mantiene i nervi saldi il Btp italiano all' 1,48% rimane un'opportunità.

Metalli
Il Covid-19 potrebbe spingere l'oro oltre 1.700 dollari fin verso 1.800 dollari. La previsione porta la firma degli analisti di Ubs. «Nello scenario più difficile in cui l'Oms dichiari l'emergenza pandemia ci sia una forte frenata della domanda finale nei mercati sviluppati e una aggressiva politica fiscale delle banche centrali, in particolare della Fed, l'oro potrebbe arrivare a superare quota 1.700 dollari per attestarsi nell'intervallo dei 1.700-1800». Ma potrebbe andare anche oltre, avverte l'investment bank svizzera anche più in alto «nel caso di un evento estremo come la recessione globale». sottolineano gli esperti di Ubs.


Valute
Si chiama flight to safety, quel movimento verso valute considerate più sicure che ha visto premiare ieri yen e franco svizzero. La volatilità implicita a un mese negli scambi dollaro/yen è salita al massimo da 11 anni, al 18% con il dollaro ai minimi dal 2016. La moneta giapponese ha così archiviato il rialzo maggiore in tre sedute dalla crisi del 2008. E potrebbe non essere finita qui per le banche d'affari. Gli investitori vendono dollari dopo il crollo dei rendimenti dei Treasury bond Usa considerati un bene sicuro. Il tasso del decennale ha toccato un nuovo minimo record a 0,47%, ben lontano dalle quotazioni oltre l'1% di pochi giorni fa.


 

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