Credito alle Pmi, Federconfidi
«Ora una nuova Legge Quadro»

Credito alle Pmi, Federconfidi «Ora una nuova Legge Quadro»
Venerdì 16 Dicembre 2022, 17:07
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Si è da poco concluso a Roma il Seminario nazionale sul tema “Federconfidi, mezzo secolo di storia di credito e garanzie”, organizzato, con il patrocinio del Senato della Repubblica, in occasione del Cinquantesimo anniversario dalla costituzione di Federconfidi, la federazione che riunisce i sedici Confidi di area confindustriale, su iniziativa della Vice Presidente del Senato Anna Rossomando, la quale, nel fare gli onori di casa, ha aperto i lavori, evidenziando il ruolo svolto dai Confidi a sostegno del tessuto imprenditoriale italiano: «Riguarda le risorse che alle imprese possono arrivare dall’ambito del credito - ha dichiarato la Vice Presidente del Senato - qui il ruolo dei Confidi assume centralità, con garanzie che agiscono da moltiplicatore delle risorse medesime evitando alle imprese di deprimere le scelte aziendali, prima a causa del Covid, ora a causa dell’inflazione, del rialzo dei tassi di interesse, della crisi e dei costi dell’energia».

Dopo i saluti istituzionali della vicepresidente del Senato, ha preso la parola il presidente di Federconfidi Rosario Caputo, il quale, nel corso della sua relazione, ha evidenziato i segnali positivi ricevuti dalla politica e dalle istituzioni e la crescente attenzione dedicata al ruolo che i Confidi possono svolgere in questo delicato momento e come, grazie alle iniziative del Parlamento, introdotte nel Decreto Rilancio di maggio 2020, i Confidi hanno oggi una maggiore operatività rispetto al passato e possono dare un supporto diretto alle aziende attraverso l’erogazione di finanziamenti diretti.

Infatti, al 31 dicembre 2021, tali finanziamenti ammontavano a 275 milioni di euro, con un trend di crescita superiore al 62% rispetto al valore registrato al 31 dicembre 2020 di circa 170 milioni di euro.

Risultati ottenuti oltre che con l’impegno diretto dei Confidi (dovuto ad una solidità patrimoniale rappresentata da un Tier 1 medio superiore al 33%), anche grazie all’accordo Assoconfidi–Cassa Depositi Prestiti, denominato “Plafond Confidi” che, sottoscritto a fine 2020, ha destinato 500 milioni di euro di provvista, permettendo ai 21 Confidi Vigilati accreditati di erogare, fino a novembre 2022, finanziamenti per oltre 135 milioni.

A tal proposito, Caputo ha evidenziato la necessità di istituire un Fondo per l’accesso al credito delle mPMI, ipotizzando che «tale fondo potrebbe essere gestito direttamente dal Sistema dei Confidi per permettere a quelle aziende, con basso rating e più difficilmente bancabili,di poter usufruire di un canale finanziario “complementare” valorizzando la mission primordiale dei Confidi della prossimità territoriale e della conoscenza diretta delle imprese».

Inoltre, il presidente di Federconfidi ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una nuova Legge Quadro, che, a distanza di venti anni dall’ultimo provvedimento approvato in Parlamento, in materia di Confidi, tenga conto dei tanti cambiamenti che hanno interessato il mercato del credito e della garanzia: «Nel lontano 2003 - ha affermato Rosario Caputo nel corso del suo intervento - dopo essere stata lungamente invocata, si giunse ad una Legge Quadro per dare forma ad un progetto di razionalizzazione del Sistema dei Confidi favorendo l’evoluzione verso modelli più strutturati, configurandosi, allora, come un passaggio fondamentale nella storia del nostro sistema. È stato infatti il primo intervento normativo esplicitamente rivolto ai Confidi, attribuendo ad essi piena rilevanza giuridica a un fenomeno che fino ad allora esisteva solo nell’esperienza concreta o in alcuni tratti di normative strutturate per altri soggetti».

«Oggi, però - ha aggiunto il presidente di Federconfidi - quella Legge Quadro è diventata anacronistica, così come l’intera disciplina del settore, poiché rispecchia sempre meno le modalità operative raggiunte dai Confidi negli ultimi vent’anni, alla luce del mutato contesto di mercato in cui operano. Diventa, perciò, indispensabile sviluppare un nuovo assetto in grado di assicurare al Sistema dei Confidi le peculiarità raggiunte nel tempo e di salvaguardarne la stabilità, mediante un nuovo quadro normativo che tenga in considerazione più settori del mercato del credito e della garanzia privata».

«Adesso più che mai - ha concluso Caputo - è giunto il tempo delle scelte.

In tale ambito, la Federazione ha delegato ad Assoconfidi, che rappresenta in maniera estesa il nostro Sistema, il ruolo di interlocutore delle istanze del sistema, affinché si faccia promotore di una nuova e moderna Legge, in grado di assicurarci un degno e articolato ruolo nell’interesse creditizio delle mPMI».

Nell’ambito del Seminario di Federconfidi, si sono svolti due interessanti tavoli di approfondimento, moderati dal Vicedirettore di SkyTg24, Alessandro Marenzi.

Il primo è stato dedicato al tema “La garanzia: “leva” per il credito alle PMI”, nel corso del quale sono intervenuti: Anna Maria Fontana, Presidente del Comitato di Gestione - Fondo di Garanzia; Andrea Nuzzi, Head of Corporate and Financial Institutions - Cassa Depositi e Prestiti; Matteo Faissola, Responsabile Direzione Commerciale - Banco BPM; Luca Felletti, Responsabile Finanziamenti Agevolati Divisione Banca dei Territori - Intesa Sanpaolo; Paolo Massi, Vicepresidente - Hedge Invest SGR.

«Ormai - ha dichiarato Luca Felletti, Responsabile Finanziamenti Agevolati Divisione Banca dei Territori - Intesa Sanpaolo; - si parla di perma-crisi. Usciremo da questa fase caratterizzata da un aumento dei tassi, dal rischio di un calo della domanda a causa dell'inflazione e da un rischio geopolitico sotto gli occhi di tutti, continuando anche a sostenere l'economia e le nostre imprese attraverso il potenziamento dell'impianto delle garanzie pubbliche che hanno dato un contributo fondamentale per sostenere la nostra economia. E’ indispensabile che risorse pubbliche e private agiscano in sinergia, con l'obiettivo di allungare i piani di ammortamento delle imprese, nonché di consentire la rinegoziazione dei prestiti in maniera diffusa. Intesa Sanpaolo continuerà a fare la sua parte, mettendo a disposizione risorse e strumenti a supporto delle pmi. Basti pensare che solo attraverso il Fondo di Garanzia per le PMI, abbiamo finanziamenti in essere a beneficio di 585.000 imprese per un controvalore di quasi 53 miliardi. In questo quadro il ruolo dei consorzi fidi può essere sicuramente sinergico nell’attesa di una riforma che possa valorizzare ulteriormente il loro ruolo».

Al termine, è intervenuto Emanuele Orsini, vicepresidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria che ha affermato quanto segue: “Nel contesto attuale è essenziale per il sistema produttivo e per le pmi poter contare ancora sul supporto dei Confidi. Confidi che, ne sono certo, come sempre fatto in passato, sapranno aggiornare il loro ruolo, le loro caratteristiche e il loro sistema di rappresentanza in relazione al mutato scenario e alle nuove e più sofisticate esigenze delle nostre imprese. Sarà, tuttavia, fondamentale, sia individuare iniziative tese a consentire ai Confidi di finanziare le imprese più fragili, sia definire un nuovo assetto normativo in grado di preservare le specificità del sistema, salvaguardarne la stabilità e farne evolvere il ruolo anche attraverso aggregazioni, reti o forme alternative di collaborazione e sinergia”.

Il secondo tavolo è stato incentrato sul tema “Garanzia pubblica e privata per un credito più democratico”, durante il quale sono si sono succeduti i seguenti interventi: Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati; Luca Squeri, capogruppo della Commissione Attività Produttive dei Deputati; Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato; Carla Colelli,vicecapo di gabinetto vicario del Ministro dell’Impresa e del Made in Italy; Gianmarco Dotta, presidente di Assoconfidi. Nel corso di questo panel è emersa un pensiero condiviso sull’importanza del ruolo dei Confidi per l’economia italiana e sulla necessità di una nuova Legge Quadro in linea con i cambiamenti del mercato del credito e della garanzia.

Le conclusioni saranno affidate a Lucia Albano, sottosegretario Ministero dell’Economia e della Finanze che ha sottolineato come «nei Confidi c'è una grande competenza che può essere messa al servizio del Pnrr e che c'è la possibilità che le associazioni possano mettere al servizio la loro competenza come consulenza per le piccole e medie imprese, che possono così crescere. Come anche un aiuto nelle scelte finanziarie, una consulenza nella definizione di quelli che possono essere i business plan».

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