Con una mano porge il "ramoscello d'ulivo" e si dice pronto e «disponibile» a mettersi in gioco, «oggi come ieri», a sostegno dell'Italia e della sua ripresa ormai lanciata, anche se «il Paese ha ancora tanta strada da fare». Con l'altra bacchetta i sindacati, che, a suo dire, «hanno fatto un grande errore» su vaccini, Green pass e altre misure di sicurezza per la ripartenza delle imprese e il ministro del Lavoro, per quel decreto anti-delocalizzazioni che sembra nascondere un «intento punitivo» verso le aziende. È un intervento in cui non si fa sconto a nessuno, quello che il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, snocciola di fronte alla platea del Meeting di Cl.
Green pass nelle mense aziendali è obbligatorio: tutte le regole nei luoghi di lavoro
Green pass e vaccino, Bonomi: «Grave errore dei sindacati, non perdere tempo»
«Sono rimasto colpito di fronte alla possibilità di sedersi a un tavolo e dare una via al Paese» e non averlo fatto, alla possibilità di «rispondere alle due grandi incognite: la salute e le riforme - osserva - abbiamo fallito e mi ci metto anche io ma i sindacati hanno fatto un grande errore. Potevamo costruire quello che i nostri padri hanno fatto con la polio». E proprio sul Green pass l'appello a non perdere tempo perché si può introdurre subito modificando i Protocolli di sicurezza («non si può aspettare una legge»).
La sicurezza dei lavoratori
Quindi, rilancia: «sono pronto anche adesso, come lo ero ieri, ad accordarmi con i sindacati per un protocollo sui vaccini in azienda». Anche perché su questo tema è «troppo facile rimandare la lattina alla politica. C'è una differenza di posizione tra i partiti che difficilmente potrà farci arrivare a una legge. Ma possiamo sederci a un tavolo oggi stesso. Come corpi intermedi abbiamo una grande responsabilità: anche in Confindustria forse non tutti sono d'accordo». Un Paese in fase di ripresa e che, secondo Bonomi, se ha tenuto nonostante l'emergenza coronavirus lo deve anche al suo tessuto manifatturiero, «alle esportazioni e alla vocazione internazionale delle Pmi», ora minacciate - a suo dire - dal decreto anti-delocalizzazioni allo studio dell'Esecutivo.
Scuola e vaccini
Quindi il riferimento alla ripartenza dell'anno scolastico: «Noi dobbiamo far ripartire la scuola fa tre settimane, però siamo al punto dell'anno scorso. Non abbiamo fatto nulla. C'è il futuro del nostro Paese e il sindacato dice no al green pass. Ci sono 187 mila professori e maestri non vaccinati. E questo la dice lunga».