Pensioni, aumenti per rivalutazione e conguagli: come cambiano gli assegni nel 2024. Minime a 670 euro

Pensioni, aumenti per rivalutazione e conguagli: come cambiano gli assegni nel 2024. Minime a 670 euro
Venerdì 15 Settembre 2023, 07:39 - Ultimo agg. 22 Settembre, 14:19
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Pensioni. Se da un lato il prolungamento a tutto il 2024 di Quota 103 (ossia l'uscita anticipata con 41 anni di versamenti e 62 anni d'età) appare scontato, e se i sindacati sperano almeno sull'ampliamento dell'Ape social e di Opzione donna, per l'anno a venire sono in arrivo aumenti dovuti a rivalutazione e conguagli.

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Inflazione

Anche nel 2024 avverrà la rivalutazione pensioni dovuta alla variazione dei prezzi Istat: importi dei trattamenti pensionistici ritoccati per adeguarli al costo della vita. Questa misura ha lo scopo di proteggere il potere d’acquisto delle pensioni, mettendole al riparo dall’inflazione. Oltre alla nuova rivalutazione c’è anche quella relativa all’indice definitivo 2023, recepito a luglio dall’Inps, ossia l’aumento dell‘8,1% sull’anno precedente.

La rivalutazione degli assegni e contributi previdenziali del 7,3% applicata quest'anno era provvisoria.

Ora l’indice di aumento Istat è definitivo (dell’8,1%) con uno scarto in positivo dello 0,8%, che porterà sugli assegni pensione i relativi conguagli con tanto di arretrati.

Conguagli

In estate l’Inps ha recepito l’effettiva rivalutazione 2023, che si attesta con un +8,1% sull’anno precedente. Gli aumenti erogati del 7,3% in via provvisoria - con decorrenza dal 1° gennaio scorso - devono dunque essere rivisti e nuovamente aumentati a mo' di conguaglio. Sugli assegni dovrà dunque essere aggiunto lo scarto dello 0,8%. Per il 2023 le pensioni fino al minimo Inps sono state rivalutate del 7,3% (misura provvisoria) più un incremento straordinario: del 6,4% ai pensionati ultra75enni (la minima è salita a 600 euro); dell’1,5% ai pensionati più giovani.

Rivalutazione

Entro il 20 novembre del 2023 - come ogni anno - verrà determinata, con decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni. Dopodiché gli assegni andranno adeguati al nuovo indice. Nel 2024 l’ordinaria rivalutazione potrebbe attestarsi massimo 6% Potrebbe però anche essere inferiore e fermarsi al 5,5%.

Le minime

Altro tema caldo, l’aumento delle pensioni minime, attualmente fissate a quota 600 euro L’obiettivo di legislatura, sostenuto con forza in particolare da Silvio Berlusconi, sono i mille euro al mese. Anche in questo caso c’è un problema di ristrettezza finanziaria ma Forza Italia è determinata a spostare l’asticella più in alto già dal prossimo anno, verso quota 700 o almeno intorno ai 650-670. Ovviamente la battaglia identitaria del partito guidato da Antonio Tajani dovrà fare i conti con la linea della prudenza di bilancio, impostata da Giancarlo Giorgetti con l’imprimatur di Giorgia Meloni. 

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