Ryanair ed Enilive, società controllata da Eni che detiene il 100% del capitale sociale, hanno firmato una lettera di intenti per la fornitura a lungo termine di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) Enilive in una selezione di aeroporti Ryanair in tutta Italia.
Questo accordo consentirebbe a Ryanair di accedere a un massimo di 100.000 tonnellate (33 milioni di galloni) di SAF tra il 2025 e il 2030 (equivalenti a 20.000 voli dall'aeroporto di Milano Malpensa a Dublino).
Il SAF - è spiegato in una nota di Ryanair - è una soluzione concreta per contribuire alla decarbonizzazione dell'aviazione nei prossimi decenni, ma attualmente rappresenta solo una piccola frazione dell'attuale consumo di carburante in tutto il mondo.
Nelle sue bioraffinerie in Italia, Enilive tratta principalmente materie prime di scarto, come olio alimentare esausto, grassi animali e residui dell'industria agroalimentare, per produrre Eni Biojet, un SAF che contiene il 100% di componente biogenica ed è adatto ad essere miscelato con il jet fuel convenzionale fino al 50%.
«Aumentare la produzione di SAF - ha detto Thomas Fowler, Director of Sustainability Ryanair - è una sfida chiave che l'industria dovrà affrontare nei prossimi anni.
«Enilive - ha spiegato Stefano Ballista, Amministratore Delegato di Enilive - prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno entro il 2030 ed è focalizzata nello sviluppo di nuovi progetti per espandere la propria capacità di bioraffinazione: i biocarburanti possono svolgere un ruolo rilevante nella decarbonizzazione della mobilità, compresi i settori difficili da abbattere come l'aviazione. Gli impianti e le tecnologie che abbiamo sviluppato nell'ultimo decennio consentono a Enilive di produrre le quantità di SAF necessarie per soddisfare le esigenze di aziende come Ryanair e i requisiti delle normative comunitarie».