Viene fermato per caso e arrestato: su di lui pendeva una mandato di cattura per traffico internazionale di droga firmato dall'autorità giudiziaria del Perù. Ma c'era un piccolo dettaglio: nel frattempo erano passati 22 anni. Lui, un camionista di 50 anni residente a Frosinone, sposato e con figli, non era a conoscenza dell'ordine di arresto. Lo ha scoperto nei giorni scorsi, durante un normale controllo in strada. Patente e libretto, ma dal terminale è venuto fuori ben altro.
Il frusinate, nel gennaio 2000, all'epoca dei fatti trentenne, mentre si trovava all'aeroporto internazionale Jorge Chavez, era stato sottoposto al controllo del suo bagaglio da cui erano spuntati 56 involucri nascosti in buste per alimenti di diverse classi e marche che contenevano cocaina per un peso di 8.580 chili.
Dopo il ritrovamento di tutta quella cocaina il 50enne era stato arrestato e aveva scontato nella città peruviana alcuni anni di carcere. Una volta saldato il primo debito con la giustizia era ritornato nel capoluogo ciociaro doveva aveva iniziato a lavorare e dove si era costruito una famiglia. Quella vicenda è riaffiorata nei suoi ricordi soltanto l'altro giorno, quando i carabinieri che lo hanno fermato per un controllo lo hanno informato che a suo carico pendeva un mandato di estradizione per traffico internazionale di stupefacenti.
Il legale Giuseppe Lo Vecchio che lo sta rappresentando si chiede come mai visto che il suo assistito che risiede e Frosinone da tantissimi anni e che ha un regolare contratto in affitto non è stato mai cercato dalle forze dell'ordine. Si tratta di un padre di famiglia che lavora e che non si è mai nascosto, dunque sarebbe stato molto facile identificarlo. Adesso, dopo 22 anni, per caso l'uomo ha scoperto di essere ricercato dalla polizia peruviana.
Nella giornata di domani il camionista accompagnato dal suo legale di fiducia Lo Vecchio dovrà comparire davanti al magistrato delegato, il dottor Flavio Monteleone presso la Quarta sezione penale della la corte di Appello di Roma. Nel corso di questo interrogatorio verrà raccolto l'eventuale consenso all'estradizione. Per l'espletamento di questa attività è previsto un video collegamento su piattaforma Teams con la magistratura peruviana.