Violenza di gruppo su una ragazza, chiusa l'indagine sul "branco"

Violenza di gruppo su una ragazza, chiusa l'indagine sul "branco"
di Marina Mingarelli
Sabato 15 Ottobre 2022, 08:58 - Ultimo agg. 09:02
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 Violenza di gruppo, chiuse le indagini nei confronti di tre giovani di Ceccano. Il sostituto procuratore Vittorio Misiti ha terminato tutti gli accertamenti e ha quindi notificato l'avviso agli indagati per consentire ai loro avvocati difensori di accedere a tutti gli atti dell'inchiesta.
Le indagini sono partite nel marzo scorso dopo la denuncia presentata da una diciannovenne. I fatti sarebbero avvenuti il 26 febbraio quando la ragazza, nel corso di una festa di compleanno che si stava svolgendo ad Alatri, si era allontanata in auto insieme ad un amico, uno studente di 22 anni, ed altri due giovani coetanei. I quattro si sarebbero diretti a Ceccano, nell'abitazione di uno dei tre, il giovane che la ragazza conosceva. Qui, secondo quanto riferito dalla giovane, sarebbe avvenuta la violenza di gruppo. Per gli accertamenti nella casa la Procura si è affidata ai carabinieri del Ris che hanno raccolto qualsiasi traccia utile per verificare la fondatezza del racconto fornito dalla ragazza.


La ricostruzione di quest'ultima è stata però negata con forza dagli indagati, in particolare dal giovane amico della presunta vittima. Il 22enne, per dimostrare la propria innocenza, ha messo a disposizione degli inquirenti un video, registrato con un telefonino, dal quale emergerebbe che c'era stato un rapporto sessuale consensuale con la ragazza. Sempre il 22enne ha deciso di sottoporsi spontaneamente all'interrogatorio.
Quella sera poi la diciannovenne insieme agli altri tre ragazzi sarebbe ritornata alla festa e non avrebbe fatto cenno a nessuno della presunta violenza subita poco prima. La giovane, assistita dall'avvocato Vincenzo Galione, si rivolgerà all'autorità giudiziaria un mese dopo i fatti. Solo ora, con la notifica della chiusura delle indagini, gli avvocati dei tre indagati - Giampiero Vellucci, Armando Pagliei e Pierfrancesco Pizzuti - avranno accesso a tutti gli atti dell'inchiesta, a partire dalla denuncia presentata dalla ragazza.
Il quadro delle accuse, con al visione di tutti gli elementi finora in mano della Procura, daranno modo ai legali su quali prove e indizi poggiano le ipotesi della violenza sessuale di gruppo. Le difese ora avranno venti giorni per depositare le proprie memorie o far interrogare i propri assistiti. Dopodiché il pm Misiti avrà tutti gli elementi per chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione dei tre giovani indagati.
Marina Mingarelli
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