Si chiama come il direttore
del Corriere: tormentato dalla giustizia

Ferruccio De Bortoli (quello "vero")
Ferruccio De Bortoli (quello "vero")
di Maurizio Marcon
Sabato 25 Gennaio 2014, 11:33 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 19:33
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SAN STINO DI LIVENZA (VENEZIA) - Da quando nello scorso luglio è stato convocato in caserma dei carabinieri per "l'elezione di domicilio" non dorme più la notte. Ferruccio De Bortoli, pensionato sessantenne residente in via Cimere 38, a Biverone di San Stino, dopo una vita di lavoro in agricoltura ed edilizia, si sente stritolato dagli ingranaggi della giustizia italiana. Senza mai avere avuto problemi con la legge e aver mai pubblicato un solo articolo di giornale, si trova indagato dalla Procura di Roma, come pregiudicato, per reati connessi alla "diffusione di notizie a mezzo stampa".



«Sulla carta che mi hanno notificato i Carabinieri - spiega De Bortoli - c'è solo scritto il numero degli articoli del codice penale che mi contestano. Articoli connessi a reati legati all'attività giornalistica. Non mi viene contestato un preciso articolo di giornale e chi eventualmente mi ha querelato, e mi comunicano inoltre che avrei a carico dei precedenti penali. Poiché non era garantito il patrocinio gratuito dell'avvocato d'ufficio ho preferito nominarne uno di fiducia, che però non è ancora venuto a capo di nulla. Al momento si sa solo che sono coinvolto in un grosso affare a livello nazionale. Un cosa che mi fa sentire male. Mi preoccupa inoltre che i carabinieri abbiano preteso il numero del mio telefonino: temo di essere intercettato, visto che mi hanno detto che le prossime comunicazioni giudiziarie arriveranno tramite il mio avvocato».



Insomma, quello che all'apparenza sembrava un chiaro caso di omonimia con Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della Sera, sembra andare oltre i confini di un semplice disguido burocratico da risolvere per le vie brevi.



In verità, l'unico legame tra i due De Bortoli sembrano essere l'età e le origini venete: di famiglia bellunese il direttore del Corriere e di famiglia sanstinese il pensionato. «All'ufficio postale - spiega il De Bortoli sanstinese - mi hanno detto che in Italia esistono un centinaio di Ferruccio De Bortoli. Non so chi cerchi veramente la Procura di Roma. Io so solo di aver sempre rispettato la Giustizia».
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