De Luca contro Fitto sui fondi Ue: «Ministro inutile, la Calabria protesta con noi»

Il governatore: «Nelle prossime settimane quattro iniziative»

Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
Venerdì 2 Febbraio 2024, 17:04 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 07:20
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Sulla mancanza di erogazione alla Campania dei fondi Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) «da parte del ministro più evanescente, inutile e inconcludente della storia della Repubblica Italiana, faremo nelle prossime settimane quattro iniziative: la prima a Napoli a metà mese di febbraio con il mondo della cultura, poi sempre a metà mese prepariamo una manifestazione a Roma con l'Associazione dei Comuni a cui parteciperanno centinaia di sindaci e amministratori di tante Regioni del Sud».

Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca su Facebook riferendosi al Ministro Raffaele Fitto. «Ho parlato ieri con il collega governatore della Calabria - ha aggiunto De Luca riferendosi a Roberto Occhiuto, presidente del centrodestra alla Regione - mi ha detto di aver saputo di poter firmare entro fine febbraio l'accordo sui fondi ma non ha certezze e quindi se non ha una data certa entro metà febbraio partecipa anche lui, al di là di bandiere di partito». De Luca ha poi spiegato che nelle settimane successive ci saranno «una manifestazione con il mondo delle imprese e dei sindacati e poi faremo una manifestazione sulla sburocratizzazione dell'Italia.

Un collega del nord dice che chi non condivide l'autonomia ha una posizione medievale, invece ti dimostro che noi seguiamo la strada per una burocrazia zero».

Sulla questione fondi, nella sua diretta Facebook settimanale, il governatore ha poi aggiunto: «Il Governo ci ha fatto perdere un anno e mezzo dicendo palle sulla spesa della Regione. Se firmano domattina l'accordo di coesione diventeremmo operativi a primavera, perché gli accordi devono essere mandati alla Corte dei Conti per essere approvati in due mesi. Cosa significa questo? Tutta la programmazione musicale e artistica è bloccata, parlo dei fondi al Teatro San Carlo, al Mercadante, a Giffoni, a Ravello, al Festival da Re a Caserta, tutto è bloccato perché gli operatori dello spettacolo quando devono avviare una stagione devono firmare i contratti un anno prima, non si fa in pochi giorni l'accordo con artisti, orchestra, direttori di orchestra. Ma anche i produttori della tv e del cinema sono bloccati, perché quei prodotti andavano avanti anche con contributi finanziari della Regione e se ne sono fatti tanti in questi anni». 

De Luca ha ricordato anche il blocco di «opere stradali, opere dei Campi Flegrei, recupero dei beni monumentali, parchi, tutto è bloccato. Lo stop di questi fondi porta 200 comuni in rischio di dissesto, perché hanno avviato lavori non completati per il dicembre 2023 e a questo punto o concludono con fondi comunali, che non hanno, oppure avviano un contenzioso con le imprese sul cantiere che non possono essere pagate se non arrivano altri fondi. Noi siamo impegnati a finanziare 500 milioni per i Comuni, ma tutto è paralizzato ora da un anno e mezzo. C'è anche il blocco totale delle Zes che erano governate in modo regionale. Il credito di imposta ora è bloccato per tutte le aziende, perché non sono stati approvati i decreti attuativi per finanziare attraverso l'unica agenzia fatta a Roma. Che poi è una follia per le imprese costrette ad andare a Roma per i fondi di incentivazione. È una vergogna di istituzioni che non hanno ombra di correttezza».

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