Benevento superstar, Inzaghi:
«Che gruppo, cammino da record»

Benevento superstar, Inzaghi: «Che gruppo, cammino da record»
di Gianrocco Rossetti
Lunedì 30 Dicembre 2019, 09:01 - Ultimo agg. 11:55
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Restano davvero poche parole, forse anche a Inzaghi, per commentare il Benevento di quest'annata, capace di mettere in cascina record su record e chiudere il girone d'andata a quota 46 punti, mai raggiunti da altre formazioni in B, con i tre punti assegnati per la vittoria. I giallorossi hanno conquistato la settima vittoria di fila, nona nelle ultime dieci gare con solo il pareggio a Castellammare di Stabia a interrompere il gran filotto. Numeri da capogiro per una squadra capolista in fuga solitaria, che andrà in vacanza con 12 punti di distacco dalla seconda e 15 dai playoff, 34 gol realizzati e solo 9 incassati. «Non dovete stufarvi di fare i complimenti a questi ragazzi ha esordito SuperPippo prima del brindisi augurale in sala stampa -. Abbiamo fatto meglio della Juve di Del Piero, Trezeguet, Buffon, del Sassuolo allenato di Di Francesco, abbiamo eguagliato il Bologna in fatto di gol incassati. C'è davvero poco da dire se non inchinarsi alla forza di questa squadra». Inzaghi, però, aggiunge anche la parte amara della serata: «Purtroppo siamo amareggiati per l'infortunio ad Antei. Il ragazzo stava disputando una bellissima gara, peraltro da esterno difensivo. È davvero un calciatore sfortunato. Ogni volta che la sua carriera stava per spiccare il volo gli è capitato qualche infortunio grave. Purtroppo anche stavolta le sensazioni a caldo sono brutte. Speriamo che a freddo la diagnosi definitiva sul suo ginocchio sinistro sia più clemente, in ogni caso aspetteremo Antei perché è un gran calciatore, un professionista serissimo». Per il difensore giallorosso si teme un interessamento dei legamenti il che lascerebbe presupporre che per Antei la stagione sia compromessa.

Poi Inzaghi è tornato sul match contro l'Ascoli. «La partita poteva nascondere delle insidie ha precisato perché giungeva nel pieno delle feste natalizie e al culmine del tour de force di tre gare in sette giorni. Sapevo che avremmo sudato per vincere ma ero consapevole che avevamo forze fisiche e risorse per raggiungere l'obiettivo di giornata. L'Ascoli non ha meritato il pesante passivo perché ha dimostrato di essere buona squadra, ma questo Benevento non lascia nemmeno le briciole. Sono molto contento per la tripletta di Sau, perché lo abbiamo aspettato, lo abbiamo allenato bene e lui si è messo a disposizione, diventando quel giocatore fondamentale che sapevo che poteva tornare a essere. Ma non voglio parlare di nessun singolo, perché farei un torto a qualcuno. L'anima di questa squadra sono i Del Pinto, Gori, Manfredini, Volta, che hanno giocato meno ma che si allenano con estrema professionalità». Il Benevento ora andrà in vacanza fino a martedì 7 gennaio, quando si ritroverà a Roma per iniziare una settimana di ritiro invernale propedeutico al girone di ritorno. In quei giorni si aprirà anche la finestra di mercato, ma Inzaghi ancora non vuole sentirne parlare. «Sono in totale sintonia con la società e con il diesse Foggia. Per una settimana non voglio parlare di nulla. Certo dobbiamo verificare l'infortunio di Antei e, se sarà necessario, interverremo per sostituirlo. Ma abbiamo un grande gruppo, che non ha necessità che si intervenga sul mercato».

Marco Sau è stato un protagonista assoluto della giornata con tre gol. «Sembrerà strano ma non stavo benissimo. Accuso un fastidio che durante la partita si attenua. Sono felicissimo per la tripletta. Ora staccheremo un po' la spina per tornare ancora più carichi».

Apparso amareggiato, invece, il tecnico dell'Ascoli Paolo Zanetti, che a caldo non è proprio riuscito a digerire il rotondo passivo: «Mi viene difficile commentare un 4-0. Voglio vedere le cose positive che pure ci sono state. La squadra ha disputato un ottimo primo tempo ma poi non abbiamo retto. Nella prima parte abbiamo giocato con coraggio, provando a mettere in difficoltà uno squadrone. Sapevamo che per portare a casa un risultato positivo serviva essere concreti e non lo siamo stati, mentre il Benevento è davvero super concreto. Perdere 4-0 non è bello e forse ci dobbiamo vergognare, non per l'impegno ma perché non è giusto perdere con un passivo così ampio e avremmo dovuto tenere in piedi il match. Il secondo gol ce lo siamo fatti da soli e non riesco proprio sopportare come abbiamo incassato la terza e la quarta rete. Se lasci qualcosa al Benevento ti punisce senza pietà».
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