Angelika Hutter, il pm: «Nessun gesto volontario. L'ipotesi di uno scatto d'ira, non ha capacità di contenimento». Un altro incidente mancato prima della strage

Il capo della Procura Paolo Luca ha parlato oggi della 32enne tedesca arrestata per l'incidente costato la vita a tre persone

Angelika Hutter, il pm: «Nessun gesto volontario. L'ipotesi di uno scatto d'ira, non ha capacità di contenimento»
Angelika Hutter, il pm: «Nessun gesto volontario. L'ipotesi di uno scatto d'ira, non ha capacità di contenimento»
Martedì 11 Luglio 2023, 13:42 - Ultimo agg. 22:49
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«Quella di un gesto volontario è una ipotesi da consegnare alle astrazioni: più probabile uno stato d'ira che non sappiamo da cosa dipenda». Lo ha detto oggi a Belluno il capo della Procura Paolo Luca sulle ipotesi riguardante l'incidente di Santo Stefano di Cadore costato la vita a tre persone. Parlando della 32enne tedesca arrestata, Angelika Hutter, Luca l'ha definita «una persona che non ha capacità di contenimento dell'ira». Uno scatto d'ira dunque, ma gli investigatore non riescono a spiegare il perché di quella folle corsa.

 

La donna non era al telefono

Nel momento dell'impatto con la famiglia veneziana sul marciapiede, a San Pietro di Cadore, Angelika Hutter - la donna in arresto per omicidio stradale - «non era al telefono, né navigava sul web.

Ma tutto sarà affidato ad un esperto forense», ha spiegato ancor il procuratore. La 32enne tedesca, ha aggiunto, era stata vista poco prima gettare in aria una bottiglia appena riempita in una fontana, e partire con una pericolosa inversione ad U, che l'aveva portata a sfiorare un'auto che usciva da una laterale.

LA SVOLTA

«La speranza è che Hutter possa riferire qualcosa di utile per accrescere il quadro che, al momento, presenta molti aspetti non chiari». Il procuratore ha ricordato che «ieri si è svolta l'udienza di convalida dell'arresto e l'arrestata non era presente perché la direzione medica della casa circondariale di Venezia ha ritenuto le sue condizioni suscettibili di essere approfondite da una perizia psichiatrica e ieri è stata ritenuta non in condizione di partecipare coscientemente all'udienza di convalida». Il procuratore ha parlato di una «situazione temporanea che potrebbe anche dipendere da uno choc post traumatico e non dipendere da una condizione di pregresso disagio». Tuttavia il procuratore ha ricordato che la donna negli ultimi tempi viveva in «solitudine, viaggiando in auto, dove dormiva, viaggiava e svolgeva la sua vita». «Le ricostruzioni fatte finora non hanno permesso di accertare la presenza in strutture ricettive - ha continuato - in auto c'erano anche cibo, pochi vestiti ed è da presumere che abbia condotto una vita da nomade, da maggio fino ad adesso, tra Alto Adige e le montagne del Veneto».

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Angelika Hutter, chi è

Angelika Hutter sono settimane che vaga per i paesi di montagna in un auto che le fa anche da casa, la descrivono come mezza sbandata che litiga con gli sconosciuti e tiene un martello nello zaino. Investe e uccide 3 persone e rimane imperturbabile, neanche l'arresto l'ha fatta disperare o piangere. Dopo l'incidente racconta che era in Italia «per farsi un giro» e di aver perso il controllo dell'auto finendo sul gruppo di turisti veneziani che camminava sul marciapiede. I primi accertamenti dicono che la donna viaggiava a una velocità di «almeno 70km/h».

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