Strage nel Cadore, dall'Irpinia parte la colletta per la vedova

Ieri i funerali di Marco Antoniello originario di Sant'Angelo dei Lombardi

Strage del Cadore solidarietà in Irpinia
Strage del Cadore solidarietà in Irpinia
Sabato 15 Luglio 2023, 09:24 - Ultimo agg. 16 Luglio, 07:28
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Si sono svolti ieri mattina, nella chiesa di Sant'Andrea a Favaro Veneto, i funerali di Marco Antoniello, Mattia Antoniello, Maria Grazia Zuin, le vittime del tragico incidente avvenuto giovedì scorso a Santo Stefano di Cadore. Alla messa, celebrata dal parroco don Giuseppe Simoni, si sono idealmente uniti tutti gli abitanti di Sant'Angelo dei Lombardi, il paese originario di Marco Antoniello. Non solo partecipazione emotiva, ma anche economica: la raccolta fondi lanciata in Veneto viene condivisa anche nel comune dell'Alta Irpinia. Raccolta promossa dagli amici, soprattutto a beneficio della compagna Elena Potente, sopravvissuta all'auto killer, e dei figli di lei e di lui. Famiglia allargata e unita, con altri figli rimasti orfani di padre. L'iniziativa di solidarietà è stata ripresa e lanciata a Sant'Angelo dei Lombardi dal presidente della Proloco Alta Irpinia e presidente regionale Unpli, Tony Lucido.

«Dramma, dolore e solidarietà» dice Lucido. «A Luigi Antoniello, padre di Marco, nonno di Mattia ed a tutti i familiari, alle zie a Sant'Angelo e a Avellino Rosalia, Felicina e Pierina Antoniello, alla famiglia Gammarota, a tutti i familiari, il commosso abbraccio, l'affetto, la vicinanza e la solidarietà della nostra Comunità. La Pro Loco ed i tanti amici di Sant'Angelo e dell'Alta Irpinia, addolorati, nel condividere il dolore per la grave tragedia che ha visto coinvolta la famiglia del nostro concittadino Luigi Antoniello, con la scomparsa del figlio, del nipotino e della consuocera Maria Grazia Zuin e la nuora gravemente ferita, esprimono vicinanza e solidarietà alla famiglia. Preghiere per le persone scomparse, colpite da questa grave sciagura». I funerali, svolti nella chiesa di Sant'Andrea di Favaro Veneto, sono stati trasmessi in diretta televisiva su Antenna 3, forse anche per limitare le presenze visto che l'ingresso in chiesa era consentito solo ai familiari e agli amici più stretti. Sant'Angelo dei Lombardi è stata scossa dalla tragedia. Marco e suo figlio Mattia erano nati in Veneto, ma il primo era fortemente legato al paese e alla sua famiglia di origine, tanto da dedicare del tempo in estate ad aiutare i parenti nell'attività del bar Moderno. Lo stesso storico locale santangiolese resterà chiuso in segno di lutto per tutta la giornata odierna.

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«Una persona buona e onesta, un grande lavoratore» dicono di lui gli amici. Una passione per il calcio, che condivideva con il suocero ex portiere. Sul fronte giudiziario resta in arresto, ma ricoverata nel reparto di Psichiatria dell'ospedale di Venezia, la donna che con un'Audi nera ha travolto la famiglia sulla strada regionale per Sappada ma in pieno centro a Santo Stefano di Cadore. Si attende pure che quest'ultima, la 32enne tedesca Angelika Hutter, sia in grado di rispondere autonomamente alle domande dei inquirenti. La Procura di Belluno ha ipotizzato l'omicidio stradale plurimo. Il procuratore Paolo Luca ha parlato di un possibile scatto d'ira della Hutter, che l'avrebbe portata a percorrere quella strada ad una velocità elevata, probabilmente intorno ai novanta chilometri orari su un limite di cinquanta. Il procuratore ha scartato l'ipotesi di un gesto volontario e dagli accertamenti non emergerebbe l'uso dello smartphone alla guida. «Siamo vicini alle parti civili delle tre persone, la signora Angelica Hutter non è folle». Ha spiegato Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera e presentatore della proposta di legge che modifica gli articoli del codice penale che disciplinano l'infermità e la seminfermità mentale.

 

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