Migranti, in Italia sbarchi quadruplicati: oltre 6.500 arrivi negli ultimi 5 giorni. Salvini: «Siamo sotto attacco»

Nuovo report del Viminale sull'emergenza, le Ong: «Cooperiamo per una missione Ue»

Migranti, in Italia sbarchi quadruplicati rispetto a un anno fa: oltre 6500 arrivi negli ultimi 5 giorni
Migranti, in Italia sbarchi quadruplicati rispetto a un anno fa: oltre 6500 arrivi negli ultimi 5 giorni
Lunedì 27 Marzo 2023, 18:34
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Non si placa l'emergenza migranti in Italia, dopo la strage di Cutro, con di sbarchi di migliaia di persone in arrivo soprattutto da Nord Africa e Asia. 

La scorsa notte, nel lungomare reggino di Roccella Jonica, 650 persone sono arrivate a bordo di un peschereccio di 30 metri partito dalla Libia, sfuggito ai controlli delle autorità locali. I migranti a bordo erano tutti uomini, provenienti da Siria, Pakistan, Egitto e Bangladesh: hanno viaggiato per circa cinque giorni, prima di entrare in porto e andare a sbattere contro un'altra imbarcazione, utilizzata in un precedente arrivo.

Questa è previsto per 22.30 l’approdo al porto di Reggio Calabria della nave Diciotti della Guardia costiera, con a bordo 526 migranti provenienti dall’hotspot di Lampedusa.

Da qui erano stati trasferiti a causa delle condizioni di sovraffollamento in cui si trova la struttura, secondo quanto riferito dalla Prefettura di Reggio Calabria: sabato 25 marzo è stato infatti registrato un nuovo record di arrivi nell'Isola con oltre 2.700 migranti arrivati in 24 ore.

I dati del Viminale: numeri da record

Dall'1 gennaio a oggi sono 26.927 i migranti sbarcati sulle coste italiane, più del quadruplo dei 6.543 sbarcati nello stesso periodo l'anno scorso e dei 6.334 arrivati nel 2021. É quanto emerge dai dati, aggiornati alle 8,30 di questa mattina, diffusi sul sito del Viminale: soltanto negli ultimi cinque giorni sono arrivati via mare 6.564 migranti, con picchi di 2.814 il 24 marzo e 2.007 il 25 marzo.

Con riferimento alle nazionalità dichiarate al momento dello sbarco, il 13,6% proviene dalla Costa d'Avorio, l'11,8% dalla Guinea, il 7,3% dal Pakistan, il 7% dal Bangladesh, il 6,8% dalla Tunisia. I minori stranieri non accompagnati sbarcati in Italia quest'anno sono ad oggi 2.641: nell'intero 2022 erano stati 14.044. 

La paura e il rischio di un "Cutro-bis" ha spinto l'esecutivo di Giorgia Meloni ad abbozzare un piano d'emergenza per contenere i flussi di migranti, che ad oggi appaiono fuori controllo: si chiederà in sostanza uno sforzo aggiuntivo ai sindaci, per a reperire strutture immediatamente utilizzabili, sia che si tratti di Sai (acronimo che sta per Sistema di Accoglienza e Integrazione, ovvero la gestione “ordinaria”) e Cas (Centri di accoglienza straordinaria). 

In caso queste strutture di accoglienza non dovessero reggere all'afflusso, il governo sta caldeggiando l’idea di utilizzare le caserme militari per la cosiddetta "accoglienza transitoria", pensata appunto per alleggerire la situazione negli hotspot nei periodi “peggiori”. 

I numeri dell'emergenza sbarchi (Fonte: Dipeartimento della Pubblica Sicurezza)

L'appello delle Ong: «Rischio di nuove stragi»

«Vi rivolgiamo, con tutta l'umiltà possibile, un appello che nasce dal profondo della nostra coscienza: basta guerra alle Ong, alle navi del soccorso civile. Cooperiamo per salvare in mare piu' vite possibili». Lo scrive in una lettera aperta al governo italiano Mediterranea Saving Humans, che gestisce le missioni della nave del soccorso civile "Mare Jonio", battente bandiera italiana.

«Ricordiamo che tutti coloro che saranno riportati indietro in questi paesi, se non vengono uccisi prima, tenteranno di nuovo, ingrassando le grandi mafie del traffico di esseri umani. Vi chiediamo dunque, come previsto per altro dal Piano Sar Nazionale, di coordinare una grande azione che coinvolga i mezzi militari e civili, per affrontare come farebbe un grande paese questa strage annunciata e continua. Prima si salva, poi si discute», conclude la lettera. 

 

Salvini: «Siamo sotto attacco»

Sull'emergenza è intervenuto stamattina anche il ministro delle Infrastrutture del governo Meloni, Matteo Salvini, a margine di un incontro al gazebo della Lega Nord di Trieste assieme al ministro Giorgetti. «E' l'Italia sotto attacco, non le Ong», ha detto il ministro, esortando le istituzioni a tenere in alta considerazione i campanelli d'allarme suonati da Guardia Costiera e Marina Militare italiana. 

«Il problema sono i trafficanti e gli scafisti non altri - ha riferito lo stesso segretario della Lega - Se le Ong complicano il lavoro dei nostri marinai sicuramente il problema si pone». Salvini ha poi concluso l'ennesima stoccata contro le no-profit dichiarando che «l'immigrazione non può essere regolata da organismi privati finanziati da paesi stranieri. Questo è poco ma sicuro».

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