Milano, organizzazione nazi-fascista smantellata: tra gli idoli dei 20enni il terrorista Breikvik

Smantellata organizzazione nazi-fascista (Avanguardia Rivoluzionaria): i 20enni si ispiravano a suprematisti
Smantellata organizzazione nazi-fascista (Avanguardia Rivoluzionaria): i 20enni si ispiravano a suprematisti
Giovedì 1 Luglio 2021, 07:27 - Ultimo agg. 09:47
3 Minuti di Lettura

Gli agenti della Digos di Milano hanno emesso misure restrittive a carico di 4 cittadini italiani a seguito di una inchiesta che ha permesso di individuare e disarticolare un'organizzazione clandestina  (A.R. Avanguardia Rivoluzionaria) composta da giovanissimi che, ispirandosi ai gruppi suprematisti americani, perseguiva l'instaurazione di un nuovo ordine mondiale di matrice nazi-fascista, incitando alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali. Significativa al riguardo, spiegano gli investigatori, la scelta di usare quali nomi di battaglia quello di terroristi divenuti icone di riferimento della galassia neonazista come, ad esempio, quello di Anders Breikvik, responsabile dell'eccidio di Utoya nel luglio 2011.

Il gruppo, che aveva pianificato azioni violente e programmato azioni intimidatorie per recuperare denaro, aveva anche tentato di allargare il proprio raggio d'azione attraverso rapporti diretti con altre organizzazioni di estrema destra, come il sodalizio elvetico 'Junge Tat' che un indagato aveva visitato a maggio, rimanendo coinvolto nell'aggressione organizzata da movimenti antifascisti ai danni degli esponenti svizzeri.

Fascismo, blitz della polizia contro 'Ultima Legione'

Milano, i giovani suprematisti

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, i quattro giovani (tutti uomini, due nati nel 2000 e due nel 2001) stavano anche pianificando di ampliare i componenti del gruppo facendo «proselitismo» tra gli ambienti dell'estrema destra.

Il loro piano, a quanto si è saputo, era di 'lunga portatà, nel senso che progettavano una serie di azioni, come il pestaggio per il quale con mazze e bastoni si stavano preparando negli ultimi giorni (avevano individuato 'l'obiettivò ma sono stati fermati prima), per «creare caos» e arrivare alla «rigenerazione di una dittatura».

Il gruppo clandestino, mentre preparava il pestaggio, si era dato anche alcune regole: la persona non doveva essere uccisa ma picchiata con violenza, l'uomo non andava insultato per il colore della sue pelle e l'azione non andava rivendicata, perché non si doveva capire chi stesse agendo in quel modo, appunto per creare confusione con questa e altre violenze simili. I quattro, stando a quanto riferito, sono tutti giovani, anche studenti universitari, con 'buone famigliè alle spalle

© RIPRODUZIONE RISERVATA