Dall'autopsia eseguite sui corpi delle tre donne uccise la settimana scorsa a Roma, nel quartiere Prati, emerge un quadro di esagerata violenza: su ognuna delle tre vittime, il killer avrebbe infatti infierito con decine di coltellate.
I fendenti, secondo quanto emerso dall'esame autoptico eseguito al policlinico Gemelli, sono stati inferti in più parti del corpo, oltre che al collo e al torace, anche alla testa.