Un uomo ucciso, tagliato a pezzi. Pezzi che sono stati chiusi in un sacco nero della spazzatura. Giallo macabro in provincia di Rovigo, dove sono affiorati questa mattina i pezzi di un uomo gettati nel canale Adigetto, un corso d'acqua che si stacca dall'Adige e viene usato per l'irrigazione. Una scoperta agghiacciante avvenuta in due tempi, e che ha portato la Procura della repubblica di Rovigo ad aprire un fascicolo di indagine per l'ipotesi di reato di omicidio. Il primo ritrovamento è avvenuto in mattinata nel territorio di Villanova del Ghebbo, nei pressi di una chiusa che blocca l'acqua del canale. I tecnici del Consorzio di bonifica Adige Po vi hanno scoperto una gamba sinistra, di una persona di carnagione bianca.
Non appena i tecnici hanno capito che quel pezzo che galleggiava insieme alla plastica non era un rifiuto ma un arto è partita immediata la chiamata alle forze dell'ordine.
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È così partito l'allarme ai Carabinieri, che sono giunti sul posto assieme al medico legale, per una prima ricognizione sul reperto.
A questo punto i militari hanno proseguito le perlustrazioni lungo l'asta dell'Adigetto, e così nelle ore successive sono arrivate le altre scoperte. A pochi chilometri di distanza più a monte di Villanova, sotto un ponte a Lendinara, nel pomeriggio, è emerso un sacco nero dell'immondizia. Al suo interno c'erano il tronco e la testa di un uomo. I carabinieri sono quindi tornati poco più tardi a Villanova, dove in un altro sacco da rifiuti sono state trovate le due braccia.
Orrore senza fine. È toccato ai vigili del fuoco recuperare con un piccolo gommone le altri parti del cadavere. E sono stati proprio i vigili del fuoco, alla chiusa più a monte, subito dopo l'abitato di Lendinara, in via San Lazzaro Alto, a trovare altri sacchi neri con tronco e testa.
Per la ricostruzione del corpo manca soltanto la seconda gamba. In seguito a questi ritrovamenti la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo per omicidio, e ha disposto gli esami autoptici sui resti, per vedere di risalire all'identità della vittima. La vicenda fa tornare alla mente un simile macabro ritrovamento di un cadavere, ritrovato senza testa il 4 aprile scorso sulla sponda del Po a Occhiobello (Rovigo), in un borsone nero. In quell'occasione si ritenne che il cadavere fosse quello di una giovane donna, di cui erano stati trovati anche i vestiti. L'identità della vittima però non è stata finora mai accertata.