Frederik, re anti-gossip: dedica alla consorte («Non sono solo») per far dimenticare il flirt con la star messicana

Danimarca, la regina Margrethe abdica in favore del figlio: la prima volta in 900 anni

Frederik, re anti-gossip: dedica alla consorte («Non sono solo») per far dimenticare il flirt con la star messicana
Frederik, re anti-gossip: dedica alla consorte («Non sono solo») per far dimenticare il flirt con la star messicana
di Vittorio Sabadin
Domenica 14 Gennaio 2024, 22:39 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 13:45
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La regina Margrethe II di Danimarca, 83 anni, ha lasciato il trono ieri, come aveva annunciato nel discorso di Natale, al figlio Frederik, 55, in una sontuosa cerimonia seguita a Copenaghen da un incredibile numero di sudditi, largamente superiore a quello che si era visto all’incoronazione del re britannico Carlo III. La manifestazione di affetto per l’amata sovrana che lasciava il trono dopo 52 anni è stata quasi pari a quella per la morte di Elisabetta II. La Danimarca è il paese delle fiabe e delle tradizioni, ma la folla vista ieri conferma anche la grande popolarità che ancora riscuotono le monarchie europee: scandali e privilegi non le scalfiscono, mentre l’omaggio ai reali che sono stati esempio di dedizione e senso del dovere è sempre commosso e grandioso.

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Il saluto

La notte prima della cerimonia un video diffuso su X ha fatto il giro del mondo. Inquadrava solo una finestra socchiusa del palazzo di Amalienborg, la residenza invernale della Regina, mentre si udiva un coro di persone che intonava un dolce inno di ringraziamento. Dietro a quella finestra, invisibile ma presente, c’era Margrethe, sicuramente commossa nell’udire attraverso lo spiraglio il canto affettuoso dei suoi sudditi. Ieri, 52° anniversario della sua ascesa al trono, ha firmato l’atto di abdicazione, poi si è alzata e ha ceduto il posto a capotavola al figlio. Pare che abbia anche detto «Dio salvi il re», cosa di cui Frederik avrà un gran bisogno. La Regina è il primo sovrano danese ad abdicare in 900 anni e ha motivato la decisione con i dolori alla schiena che le rendono difficile muoversi. Ma settimane fa era uscita la storia di una scappatella di Frederik a Madrid con una Genevieva Casanova, star della tv messicana, e si erano diffuse voci di un imminente divorzio chiesto dalla moglie Mary, 51 anni, un’australiana di ascendenza scozzese dal carattere deciso. Per salvare il regno bisognava salvare il matrimonio e l’abdicazione poteva essere un’ottima soluzione: anche la donna più offesa e arrabbiata del mondo riflette un poco su cosa sia meglio fare tra il divorziare o il diventare regina. 
Il Mail on Sunday ha sguinzagliato i suoi lettori del linguaggio del corpo, per leggere gli atteggiamenti di Frederik e Mary sul balcone dopo il passaggio di consegne.

Il nuovo re è uscito per primo da solo, con la prima ministra Mette Frederiksen che ne ha annunciato l’insediamento. Il sovrano ha letto un brevissimo discorso, nel quale ha auspicato di diventare un re unificante. Ma la seconda parte del testo è apparsa un atto di contrizione nei confronti della moglie: «Voglio ricambiare la fiducia che ricevo. Ho bisogno della fiducia della mia amata moglie, di voi e di ciò che è più grande di noi. Affronto il futuro con la certezza di non essere solo». Il regno, sembra aver voluto dire il sovrano, è più importante dei tradimenti. Lo aveva già detto Carlo a Diana, ma lei non aveva voluto sentire ragioni. Mary assomiglia però, anche fisicamente, alla principessa del Galles Kate, che ha un alto senso del dovere e in pubblico non fa mai storie.

@ilmessaggero.it La Danimarca inaugura una nuova era. Dopo 52 anni di regno la regina Margrethe, 83 anni, la più anziana sovrana in vita al mondo, abdica in favore del figlio, il principe ereditario Frederik, 55 anni. #royalfamily #frederik #denmark #danimarca #mary #re #regina ♬ Disney-style fanfare-style BGM - harryfaoki

I segnali

Per i lettori del linguaggio del corpo, le cose tra il nuovo re e la nuova regina di Danimarca non sono però ancora tornate a posto. L’esperta Adrianne Carter ha detto che mentre si tenevano per mano si tenevano anche a distanza, e che dopo l’inevitabile bacio sul balcone lei si è subito allontanata, come se avesse baciato un rospo non ancora diventato principe. Davanti al palazzo c’erano più di un milione di cittadini accalcati gli uni sugli altri, bambini sulle spalle di papà, coroncine di carta dorata assicurate sulla testa da un elastico, bandiere danesi sventolate. La visione della piazza era davvero impressionante, c’erano persone lontane 400 metri dal balcone, eppure restavano lì, senza vedere e sentire niente. Nei gentlemen’s club di Pall Mall e di St. James’s a Londra si è seguita la cerimonia in tv, facendo ovviamente paragoni con la monarchia britannica. La folla di certo era impressionante e forse i danesi amavano i loro sovrani più degli inglesi. Ma quel Frederik ne ha di cose da imparare: deve trovarsi un sarto per le divise militari, che gli cascano male. Qualcuno deve dirgli che la fibbia della cintura deve stare al centro del corpo, non di lato. Non deve ciondolare in quel modo sul balcone, dando l’impressione di non sapere dove tenere le mani. E soprattutto non deve esibire continuamente quei sorrisini che lo fanno sembrare impegnato nella parte del re in una recita scolastica. E poi quell’aria birichina…. Non sarà che la storia con la Genevieva sia vera? Anche i quattro figli comparsi sul balcone ne hanno di cose da imparare: non sanno salutare la folla con la mano, e poi l’erede al trono Christian, con quella giacca a due bottoni troppo corta che scopriva la pancia… Impareranno. Ma il timore è che con Carlo III i Windsor siano diventati ormai un po’ noiosi, e che altre monarchie europee li stiano rimpiazzando nella curiosità della gente. 

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