Sinner, chi è il bambino entrato in campo con lui: Matteo, la passione per Jannik e il tumore glioma chiasmatico

Il bambino, di appena 7 anni, è in cura all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino

Matteo, chi è il bambino che è entrato in campo con Sinner: dalla passione per Jannik al tumore
Matteo, chi è il bambino che è entrato in campo con Sinner: dalla passione per Jannik al tumore
Venerdì 17 Novembre 2023, 18:41 - Ultimo agg. 19:14
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Jannik Sinner non è stato il solo a far commuovere il Pala Alpitour di Torino. Prima della bella vittoria in tre set contro Holger Rune, che ha certificato il passaggio del turno e il primo posto nel girone per l'azzurro, l'altoatesino è stato accompagnato in campo dal piccolo Matteo Testai. Il bambino, 7 anni, è mascotte dell Finals e nella serata del 16 novembre, all'ingresso in campo, era sorridente e salutava la folla. Quando ha lasciato la mano di Sinner gli ha urlato «Mi raccomando, vinci eh!».

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L'esperienza ha entusiasmato Matteo a tal punto che, tornando a casa, ha urlato «Alè, oh oh, viva Sinner, è il migliore del mondo!», come rivelato dalla madre, Chiara. «Era super emozionato e la prima cosa che ci ha detto quando ci siamo visti è stata: “ma gli applausi erano tutti per Sinner o qualcuno era anche per me? Vi rendete conto che ho stretto la mano al migliore del mondo?"». «Matteo èuna mascotte nata, anche in ospedale», ha continuato. «Pensi che quando faceva la chemio passava il tempo a cantare a squarciagola e spiegava di farlo “per distrarre i più piccoli, così non hanno paura”».

 

Il tumore a tre anni

Matteo infatti convive da quando aveva tre anni con un tumore ed è attualmente in cura all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. «In questo momento la sua malattia, un tumore detto “glioma chiasmatico”, è in fase di osservazione», ha rivelato la donna, «per questo resta in cura nel reparto di oncologia, ma è più libero e desidera vivere al massimo ogni momento e gli serve tanto socializzare, condividere e stare con le persone: respirare vita, insomma».

Una serata come quella del 16 novembre, insomma, è importante per il morale, ma non solo.

Mano nella mano con i migliori del mondo

Nitto, sponsor delle ATP Finals, ha scelto come partner Charity Partner Ugi (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini). Si tratta di una onlus torinese che, da oltre 40 anni, offre attività ludico-didattiche ai piccoli ricoverati e, allo stesso tempo, un sostegno nel percorso di cura ai loro genitori. E così alcuni dei piccoli pazienti del nosocomio infantile cittadino hanno potuto assistere alle partite di tennis degli otto migliori giocatori al mondo e, alcuni di loro, hanno potuto accompagnare in campo i tennisti. Un momento che Matteo non dimenticherà mai.

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