Il presidente del colosso russo dell'alluminio Rusal Bernard Zonneveld ha detto che i crimini commessi a Bucha sono choccanti e chiesto un'indagine imparziale. «Crediamo che questo crimine debba essere indagato a fondo», ha detto. «Sosteniamo un'indagine obiettiva e imparziale su questo crimine e chiediamo una punizione severa per i responsabili», ha dichiarato l'olandese Zonneveld. Non ha detto che è una messa in scenda del governo ucraino. Non attribuisce neanche il massacro ai russi. Di rilevante c'è però che il numero uno di un'importante azienda russa si sia esposto pubblicamente. Le aziende russe generalmente non dichiarano sull'operazione militare speciale voluta da Putin.
Quanto costa a Putin ogni giorno di guerra in Ucraina?
«Noi tutti desideriamo una rapida fine di questo conflitto fratricida, che distrugge vite, famiglie e intere città. E vogliamo che i responsabili di tali crimini siano puniti adeguatamente», si legge nella dichiarazione di Zonneveld.
Statement from Bernard Zonneveld, Rusal’s Dutch chairman: pic.twitter.com/3VqKLOhEmL
— Seth Hettena (@seth_hettena) April 8, 2022
Rusal chiede una rapida risoluzione pacifica di questo conflitto «per preservare vite umane inestimabili e tornare alla normalità». L'azienda di metalli opera in cinque continenti, ed era responsabile del 6% della produzione mondiale di alluminio nel 2019, secondo il suo sito web. Il suo fondatore, l'oligarca russo (sottoposto a sanzioni e con barca sequestrata) Oleg Deripaska, ha detto su Telegram la scorsa settimana che la guerra era una "follia" e si sarebbe potuto già risolvere attraverso i negoziati.