La “guerra” è cominciata il 25 febbraio nel cielo di Castres. I francesi la chiamano “Piccola Venezia” per i canali che forma l’Agout. Il 25 febbraio il cielo si è riempito di paracadutisti. Centinaia. E poi materiale di combattimento. In meno di dieci minuti un’intera unità ha preso il controllo della zona boschiva intorno alla città. È stata la prima operazione di Orion 2023, la più grande esercitazione militare degli ultimi vent’anni. Durerà fino al 13 marzo, è multinazionale (partecipa anche l’Italia), sono previsti sbarchi di mezzi blindati, per contrastare l’ occupazione di un paese alleato da parte di un paese nemico. Tra qualche settimana la seconda fase si svolgerà nel nord est, nella regione delle Ardenne. Anche se decisa nel 2020, Orion 2023 si sovrappone all’attualità della guerra in Ucraina e sembra perdere ogni giorno di più il suo carattere fittizio. Per le forze armate francesi c’è almeno la soddisfazione di avere saputo anticipare con un alto grado di approssimazione la realtà.
Orion 2023 simula infatti una guerra della Francia (e suoi alleati) contro uno stato nemico, Mercure, che ha occupato con forze nazionaliste un paese vicino, Arnland.
TRA FINZIONE E REALTÀ
«Questo tipo di preparazione è assolutamente fondamentale – ha confermato alla France Presse il generale Vincent Desportes – Spero che in futuro esercitazioni di tali dimensioni si ripetano regolarmente per ritrovare il know-how in termini di gestione di grandi masse interforze che abbiamo praticamente perduto negli ultimi due decenni». Lo scenario della guerra provocata dell’invasione di Arnland da parte delle forze di Mercure è stato definito negli ultimi tre anni, dunque anche durante l’ultimo periodo della guerra in Ucraina. E anche se nessuno azzarda previsioni sul grado di veridicità della “guerra” in corso ora in Francia, la prospettiva di un conflitto di ampie proporzioni in Europa non è più fantascienza. «La guerra in Ucraina ci riporta alla guerra ad alta intensità – ha commentato il generale Nicolas Le Nen – Ovvero a tutti i registri della guerra moderna». Tutto è stato pensato per rendere Orion 2023 terribilmente vera, anche gli attacchi informatici, per testare le capacità di reazione delle truppe. È stato addirittura costruito un mondo informativo parallelo su un social network simulato: «Serve – hanno spiegato i francesi – per contrastare lo story telling del nemico». Accanto alla Francia, oltre all’Italia, sono scesi in “guerra” anche Germania, Regno Unito, Belgio, Spagna e Stati Uniti.