Campi Flegrei, confermato livello di allerta giallo

La Commissione Grandi Rischi della Protezione Civili non ha rilevato motivazioni per la modifica dell’attuale livello di allerta (giallo), ribadendo la necessità di proseguire l’attività di comunicazione verso la popolazione e le autorità competenti relativamente agli scenari previsti

Il punto di raccolta nei pressi dell'Anfiteatro (NeaPhoto Renato Esposito)
Il punto di raccolta nei pressi dell'Anfiteatro (NeaPhoto Renato Esposito)
Gianni Molinaridi Gianni Molinari
Mercoledì 6 Marzo 2024, 18:29 - Ultimo agg. 7 Marzo, 10:56
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La Commissione Grandi Rischi del dipartimento della Protezione Civile ha confermato l'allerta gialla per l'area dei Campi Flegrei

«Per quanto riguarda la situazione attuale del vulcano Campi Flegrei, dall’analisi illustrata negli interventi degli esperti di Ingv-Ov e CNR-IREA - è scritto in una nota della Protezione Civile - è emerso che il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione ha tassi in linea con le naturali oscillazioni che la caldera presenta sul lungo periodo. Analogamente, la sismicità e il degassamento permangono sui valori registrati nell’ultimo periodo. In considerazione del fatto che lo stato generale del sistema è complessivamente invariato dal punto di vista geofisico e geochimico, la Commissione non ha rilevato motivazioni per la modifica dell’attuale livello di allerta (giallo), ribadendo comunque, la necessità di proseguire l’attività di comunicazione verso la popolazione e le autorità competenti relativamente agli scenari previsti, alla elevata incertezza previsionale ed alle possibili azioni di mitigazione da mettere in atto».

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Durante la riunione della commissione per un confronto tecnico-scientifico sono intervenuti esperti della comunità scientifica internazionale di ambito vulcanico, in particolare con esperienza specifica in eruzioni freatiche:  intervenuti Nico Fournier del Gns (Nuova Zelanda), Harushisa Nakamichi della Kyoto University (Giappone), Akihiko Terada del Tokyo Institute of Technology (Giappone), Corentin Caudron dell’Université Libre de Bruxelles (Belgio), Patrick Allard dell’Institut de Physique du Globe de Paris (Francia), Chris Newhall,  Larry Mastin e Jake Lowenstern dell’Usgs (United States Geological Survey – Stati Uniti).

Tra gli esperti italiani hanno partecipato alla riunione, organizzata da Mauro Rosi e presieduta da Eugenio Coccia, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano-Ingv, Mauro Di Vito, i vulcanologi dell’Ingv Stefano Caliro, Roberto Isaia, Tomaso Esposti Ongaro, Mattia de Micheli Vitturi e Francesco Casu del CNR-IREA . Alla riunione hanno partecipato, inoltre, rappresentanti della struttura di protezione civile della Regione Campania. 

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