La Commissione Grandi Rischi del dipartimento della Protezione Civile ha confermato l'allerta gialla per l'area dei Campi Flegrei
«Per quanto riguarda la situazione attuale del vulcano Campi Flegrei, dall’analisi illustrata negli interventi degli esperti di Ingv-Ov e CNR-IREA - è scritto in una nota della Protezione Civile - è emerso che il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione ha tassi in linea con le naturali oscillazioni che la caldera presenta sul lungo periodo. Analogamente, la sismicità e il degassamento permangono sui valori registrati nell’ultimo periodo. In considerazione del fatto che lo stato generale del sistema è complessivamente invariato dal punto di vista geofisico e geochimico, la Commissione non ha rilevato motivazioni per la modifica dell’attuale livello di allerta (giallo), ribadendo comunque, la necessità di proseguire l’attività di comunicazione verso la popolazione e le autorità competenti relativamente agli scenari previsti, alla elevata incertezza previsionale ed alle possibili azioni di mitigazione da mettere in atto».
Durante la riunione della commissione per un confronto tecnico-scientifico sono intervenuti esperti della comunità scientifica internazionale di ambito vulcanico, in particolare con esperienza specifica in eruzioni freatiche: intervenuti Nico Fournier del Gns (Nuova Zelanda), Harushisa Nakamichi della Kyoto University (Giappone), Akihiko Terada del Tokyo Institute of Technology (Giappone), Corentin Caudron dell’Université Libre de Bruxelles (Belgio), Patrick Allard dell’Institut de Physique du Globe de Paris (Francia), Chris Newhall, Larry Mastin e Jake Lowenstern dell’Usgs (United States Geological Survey – Stati Uniti).