Castellammare, medico aggredito nel pronto soccorso dell'ospedale

«Siamo di fronte all'ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario, il vaso è colmo»

L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia
L'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia
di Fiorangela d'Amora
Lunedì 6 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 16:53
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Non gradisce la diagnosi e lancia il monitor contro il medico. Ennesima aggressione nel Pronto soccorso del San Leonardo di Castellammare. Nella notte tra sabato e domenica un uomo è andato in ospedale lamentando dolore alle gambe. Erano le due di notte, il paziente è stato preso in carico dopo pochi minuti, è entrato nella sala visite ed è stato sottoposto ai primi accertamenti. Il medico di turno gli ha riferito di avere «neuropatia diabetica». La diagnosi non ha convinto l'uomo che, innervosito, ha staccato il monitor dalla scrivania e lo ha lanciato contro il medico. Il professionista non è riuscito a schivare il colpo ma per fortuna senza riportare danni.

L'intervento delle guardie giurate ha evitato il peggio. Il paziente è stato allontanato e la sala visite risistemata. «Siamo di fronte all'ennesimo episodio di violenza contro il personale sanitario, - commenta Giuseppe Russo direttore generale Asl Napoli 3 Sud -.

Ormai il vaso è colmo. È doveroso e necessario avere nei pronto soccorso, in particolare in Dea di primo livello come Castellammare e Nola, un drappello di polizia». 

Il dirigente dell'azienda sanitaria si trova a commentare il secondo episodio in meno di una settimana. Sempre a Castellammare lo scorso 25 febbraio un paziente ubriaco prese a pugni un infermiere che lo stava assistendo. Per questo Russo chiede che ci siano agenti di polizia all'interno dei pronto soccorso. «Serve personale addestrato a queste situazioni almeno per scongiurare pericoli più gravi. I medici e gli infermieri fanno semplicemente il loro lavoro, che è curare i pazienti. A loro - conclude Russo - va la mia solidarietà e la mia riconoscenza per quello che fanno ogni giorno per dare la migliore risposta possibile al bisogno di salute».

L'ospedale San Leonardo registra in media 150 accessi giornalieri e serve una platea di 250mila utenti che arriva anche dai Monti Lattari e dalla penisola sorrentina. Un punto di riferimento unico per la provincia di Napoli che si è trovato a fronteggiare emergenze continue, dalla pandemia agli accessi record registrati nei mesi successivi. La carenza di personale è un nodo irrisolto, così come l'avvio di servizi essenziali come l'Emodinamica. 

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Proprio nei giorni scorsi c'è stato l'appello al presidente della Regione Vincenzo De Luca circa «i ritardi dell'inizio dei lavori del nuovo reparto, considerato che è stato già approvato il progetto esecutivo di 2 milioni di euro, sono stati individuati gli spazi ed è stata espletata anche la relativa gara d'appalto. Sarebbe assurdo - ha scritto l'ex sindaco Salvatore Vozza in una lettera al governatore - se, per qualche ripensamento, si perdesse l'occasione di offrire a un ampio bacino d'utenza un servizio di fondamentale importanza per una patologia tempo dipendente e anche di dare modo alle eccellenze professionali del San Leonardo di mettersi al servizio dei pazienti». 

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