La seconda sezione penale della Corte di Cassazione, ha annullato la sentenza nei confronti del consigliere comunale di Acerra, Vincenzo Iorio, condannato in secondo grado, nei mesi scorsi, per truffa aggravata nei confronti del Comune per aver usufruito, secondo le accuse, di permessi retribuiti non dovuti per attività istituzionali.
Il sostituto procuratore generale della Procura Generale della Corte di Cassazione, Perla Lori, nella sua requisitoria e nelle sue conclusioni, aveva fatto rilevare che era decorso il termine per la prescrizione del reato, chiedendo l'annullamento senza rinvio.
La declaratoria della prescrizione ha determinato l'annullamento senza rinvio, in quanto la Cassazione ha accolto le argomentazioni avanzate dalla difesa del consigliere comunale ritenendo validi i motivi del ricorso. «In tutti questi anni ho sempre mantenuto fiducia nella giustizia - ha commentato Iorio - ed oggi grazie anche al sostegno della mia famiglia si chiude definitivamente una triste parentesi per la mia vita. La felicità che provo in questo momento però non potrà mai ripagare e superare il dolore provocato dalla strumentalizzazione politica, che io, la mia famiglia e tutti gli amici che mi vogliono bene, abbiamo dovuto ingiustamente subire».