Packard, il magnate di Hp punta ancora su Ercolano

Il sogno di un'area urbana per unire città antica e città nuova

David Packard promette nuovi investimenti ed Ercolano
David Packard promette nuovi investimenti ed Ercolano
di Francesca Mari
Mercoledì 28 Giugno 2023, 10:25
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Uno dei più grandi musei d'Europa di reperti archeologici da realizzare sul terreno acquistato da Packard dagli Scavi a corso Umberto. Questo sarebbe, secondo indiscrezioni, il motivo top secret dell'incontro avvenuto nei giorni scorsi tra il magnate americano David W. Packard, il sindaco Ciro Buonajuto, il vicesindaco Luigi Luciani e alcuni ricercatori. «Qui a Ercolano ho il mio cuore - ha detto il magnate della Fondazione Istituto Packard per i Beni Culturali, che ha investito decine di milioni di dollari per il recupero e la salvaguardia dell'antica Herculaneum - Peccato non avere sangue italiano, per fortuna però sono cittadino ercolanese».

Il suo amore per la città degli Scavi trapela ogni volta, ma l'ultima visita oltre che di piacere pare sia stata l'occasione per parlare di affari.

Lo stesso Packard avrebbe chiesto di mantenere il massimo riserbo sull'intenzione di realizzare un grande deposito-museo di reperti antichi a valle del parco archeologico. Inoltre sarebbe stato fatto il punto sui lavori in atto per l'unione di via Cortili e via Mare, il sogno del magnate che sta per realizzarsi e che prevede la realizzazione di un'area urbana a sud-ovest degli scavi per unire l'antica e la nuova Ercolano. Tra gli argomenti affrontati, anche quello di mantenere alcune case all'interno del parco archeologico.

«L'impegno ultra ventennale del Packard Humanities Institute a Ercolano - dice Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano - ha contribuito ad accendere una nuova luce sul parco archeologico e sull'intera città, con risultati evidenti e sotto gli occhi di tutti. Un amore per la nostra città rinsaldato ancora una volta dalla presenza di David W. Packard che ho incontrato nei giorni scorsi e che ha voluto rinnovare il suo amore e attaccamento alla nostra terra». Il magnate Usa, erede del colosso informatico Hp, per l'occasione ha firmato anche il libro degli ospiti illustri della città di Ercolano. Nel suo messaggio ha espresso l'amore per il territorio e l'orgoglio di sentirsi un cittadino ercolanese. «Packard è un bellissimo esempio di mecenatismo culturale - conclude Buonajuto - che ha dato vita a una collaborazione che continuerà ancora a lungo. I buoni rapporti tra la Fondazione e la città di Ercolano rappresentano un'iniezione di fiducia che ci fa ben sperare per il futuro».

David Woodley Packard, 83 anni, è figlio del fondatore della Hewlett-Packard colosso dell'informatica mondiale: dal Duemila si occupa di Ercolano con investimenti che hanno superato i 20 milioni di dollari per il recupero e la salvaguardia dell'antica Herculaneum. Ha compiuto studi classici, dedicandosi all'insegnamento della filologia all'Università della California, e non si è interessato a tempo pieno all'azienda di famiglia. Ha creato importanti database sulla letteratura latina, sulla civiltà greca e sui testi iniziali della democrazia americana, rendendoli pubblici e distribuendoli nelle scuole di tutto il mondo. Agli inizi del Duemila, grazie al programma di manutenzione e intervento messo a punto tra la Fondazione e il Ministero sono stati riaperte molte zone degli Scavi di Ercolano; quasi tutte le case sono diventate visitabili, sono stati restaurati affreschi e mosaici e convogliate le acque piovane facendo funzionare le fogne romane.

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