Palloncini bianchi e lacrime per l'ultimo saluto a Giovanni

Morto a 8 anni, esame genetico per capire le cause del decesso

I funerali di Giovanni
I funerali di Giovanni
di Dario Sautto
Mercoledì 5 Aprile 2023, 08:49 - Ultimo agg. 6 Aprile, 07:27
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Un lungo applauso e tante lacrime hanno accompagnato la bara bianca di Giovanni per l'ultimo saluto. Ieri mattina, nella chiesa di Sant'Antonio Abate sono stati celebrati i funerali del bambino di otto anni, morto dopo un malore accusato a scuola lunedì scorso mentre faceva attività fisica nell'auditorium dell'istituto Antonio De Curtis. Palloncini bianchi e azzurri, uno striscione con la scritta «nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta» e un gagliardetto del Napoli hanno accompagnato l'ultimo viaggio del piccolo Giovanni dalla chiesa abatese verso il cimitero.

Una folla composta si è stretta in un lungo e silenzioso abbraccio accanto alla famiglia del bambino.

Presenti all'esterno della chiesa anche i compagni di classe di Giovanni, che frequentava la terza elementare, insieme agli insegnanti. All'interno della chiesa solo familiari stretti e pochi amici di famiglia, su espressa richiesta dei genitori del piccolo, che hanno voluto un rito funebre più riservato, celebrato dal sacerdote don Salvatore Branca.

Al funerale era presente anche la sindaca Ilaria Abagnale, che per la mattinata di ieri e per tutta la durata della funzione ha disposto il lutto cittadino a Sant'Antonio Abate, sospendendo anche le lezioni per gli alunni della scuola frequentata dal bambino. «In questi giorni di immenso dolore e tristezza dice Ilaria Abagnale la nostra comunità è unita nel cordoglio per la prematura scomparsa del piccolo Giovanni, un bambino di soli 8 anni che ha lasciato un'impronta indelebile nei cuori di chi lo conosceva. Il suo sorriso, la sua spensieratezza, il suo entusiasmo e la sua innocenza hanno toccato le vite di molte persone, e il suo spirito continuerà a farlo. Con affetto e rispetto, ci uniamo per rendere l'estremo saluto al nostro piccolo angelo e sostenere la sua famiglia in questo momento di grande sofferenza. La memoria di Giovanni vivrà sempre in noi, come un faro di speranza e amore per tutti».

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Intanto proseguono le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, sostituto Alessandra Riccio) e condotte dai carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia. Cinque persone sono indagate per omicidio colposo, un atto dovuto che ha permesso agli inquirenti di avviare una verifica più ampia sui soccorsi e sulle condizioni di salute del bambino, che era stato visitato anche pochi giorni prima del suo decesso. La Procura oplontina ha nominato un collegio di periti formato da Giuseppe Addeo (medico legale), Giulio Benincasa (anatomopatologo), Berardo Sarubbi (cardiologo) e Antonio De Sio (anestesista rianimatore), che hanno eseguito lunedì pomeriggio l'autopsia sulla salma del bambino.

La famiglia, assistita dagli avvocati Luca Giordano e Vincenzo Carfora, ha nominato come perito di parte il medico legale Sergio Infante. I consulenti della Procura hanno prelevato diversi campioni di tessuti che serviranno a stabilire con certezza la causa del decesso del piccolo Giovanni, ma anche a capire se il mancato funzionamento del defibrillatore presente a scuola possa aver pregiudicato l'intera macchina dei soccorsi prestati al bambino.

L'esame genetico dei campioni dirà anche se il bambino fosse affetto da una patologia congenita sconosciuta ai familiari e se quella eventuale cardiopatia potesse essere riscontrata nel corso dei controlli medici a cui era stato sottoposto il bambino. A parte uno strano malore accusato due anni fa, Giovanni era un bambino sano e che frequentava una scuola calcio più volte a settimana senza alcun problema, circostanza che rende ancora più inspiegabile la sua morte.
 

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