Palma Campania, il sindaco: «Ho chiarito tutto ai giudici». E il sindaco non si dimette

Nello Donnarumma ai domiciliari dopo essere stato coinvolto in un'inchiesta sulla mala gestio del Comune

Nello Donnarumma
Nello Donnarumma
di Carmen Fusco
Sabato 13 Gennaio 2024, 09:58
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«Ha chiarito ogni aspetto della sua vicenda giudiziaria, senza tralasciare alcun punto. Siamo fiduciosi che, in questo modo, abbia potuto dimostrare la sua estraneità ai fatti contestati»: alla fine dell'interrogatorio di garanzia cui è stato sottoposto ieri mattina il sindaco di Palma Campania, Nello Donnarumma, ai domiciliari dopo essere stato coinvolto in un'inchiesta sulla mala gestio del Comune che guida dal 2018 a parlare sono i suoi legali, per i quali il primo cittadino «ha fornito ogni chiarimento possibile».

Finito al centro di una bufera giudiziaria che ha acceso i riflettori su un modus operandi che avrebbe favorito alcuni imprenditori, addomesticando gare d'appalto per lavori e servizi in cambio soprattutto di assunzioni, Nello Donnarumma è stato sospeso dal prefetto di Napoli Michele Di Bari dal ruolo riconquistato a maggio con oltre il 64% di consensi. Nessun accenno, nella nota diramata dagli avvocati Carmine Panarella e Carmine Lauri, su un eventuale proposito dimissionario, oggetto di valutazione nell'ambito della strategia difensiva che si va delineando e che al momento avrebbe affidato ad una lunghissima memoria consegnata ai magistrati la possibilità di risolvere il caso.

Gli avvocati Lauri e Panarella spiegano, infatti, che Donnarumma ha presentato un documento con il quale ha risposto a tutti gli addebiti che gli vengono contestati nell'ordinanza di custodia cautelare, «fornendo ogni chiarimento possibile». Indagine coordinata dalla Procura di Nola, diretta da Marco Del Gaudio e condotta dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e dai colleghi della stazione di Carbonara della compagnia di Nola che hanno puntato la lente di ingrandimento su alcuni episodi che si sarebbero verificati dal 2021 al 2022.

Corruzione, turbata liberà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato i reati contestati al sindaco e ai complessivi 19 indagati. Per otto di loro, Donnarumma compreso, sono scattate le misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Nola su richiesta della Procura di piazza Giordano Bruno.

Oltre al sindaco a finire ai domiciliari nel corso dell'operazione del 9 gennaio è stato Salvatore Felice Raia, responsabile del IV e V settore del Comune di Palma Campania, all'epoca dei fatti contestati dagli inquirenti.

I divieti di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno sono scattati invece nei confronti degli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda ed Aniello Sorrentino, mentre quelli di dimora sono stati notificati a Monica Ventura, responsabile unico del procedimento del Comune di Palma Campania, Nicola Borrelli, procuratore speciale di una nota catena di discount e Luigia Barone, ritenuta elemento di collegamento tra la ditta per la quale lavorava ed i dipendenti comunali indagati.

Il documento consegnato da Donnarumma rappresenta per il momento un elemento attraverso il quale i legali sperano che possano essere fugati gli addebiti rivolti al sindaco e soprattutto che la tensione intorno a Donnarumma che è anche vice commissario provinciale di Fratelli d'Italia, possa abbassarsi. Nessuna istanza di scarcerazione, né alcun atto di dimissioni dalla carica di primo cittadino del Comune del Carnevale che conta oltre 16 mila abitanti sono stati, infatti prodotti.

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