Pesce non tracciato, è boom di sequestri: «Indagini sullo smercio di prodotti ittici»

Il bilancio dei controlli di Asl e Finanza

Pesce non tracciato, è boom di sequestri: «Indagini sullo smercio di prodotti ittici»
di Antonino Pane
Giovedì 29 Dicembre 2022, 09:52
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Bisogna diffidare del proprio pescivendolo. Oppure, meglio, bisogna interrogarlo, non accontentarsi di chiedere solo il prezzo. La Guardia Costiera mette in allerta i consumatoridella Campania: il rapporto tra controlli e violazioni delle norme sulla commercializzazione è alto, troppo alto. Un mese di attività intensissima sulla filiera della pesca e del commercio di prodotti ittici lungo la costa campana ha svelato numero inquietanti: su 406 esercizi controllati sono stati scoperti una settantina di illeciti ed erogate sanzioni per circa 88mila euro.

«Nelle settimane che precedono il Natale - spiega l'ammiraglio Pietro Vella, direttore marittimo della Campania - abbiamo concentrato i controlli sulla commercializzazione.

I dati emersi da questa attività, che proseguirà ancora nei prossimi giorni, sono preoccupanti, perché evidenziano una forte propensione a non rispettare le regole sulla tracciabilità dei prodotti che finiscono sulle nostre tavole. Si tratta di violazioni che denotano, tra l'altro, anche la troppa fiducia che i consumatori ripongono nei pescivendoli: spesso si accontentano di generiche informazioni sulla tracciabilità e sulla freschezza. Siamo ai vertici nazionali del commercio illegale di prodotti ittici».



L'operazione Senza Traccia della Guardia Costiera campana ha impegnato le capitanerie di porto di Napoli, Salerno, Castellammare e Torre del Greco e anche tutti gli uffici del Circondario marittimo lungo la costa della Campania. L'ammiraglio Vella ha ringraziato tutti per l'impegno profuso e sottolineato il contributo del comandante Vittorio Giovannone, comandante della Capitaneria di porto di Torre del Greco e «massimo esperto nazionale - ha sottolineato Vella - sui controlli che riguardano la filiera ittica. Oggi siamo in grado di mirare gli interventi sul territorio e, quindi, di effettuare molti controlli in più, grazie anche a una attenta attività preliminare di intelligence, fondata sull'analisi di un dato unico sviluppato con la minuziosa conoscenza del territorio. Questa materia negli anni ha subìto un allentamento delle sanzioni amministrative e anche questo dato ha favorito il proliferare delle violazioni».

I controlli complessivi effettuati dal primo al 24 dicembre sono stati 406. Gli uomini e le donne della Guardia costiera hanno riscontrato 68 illeciti amministrativi e 3 penali. Inoltre sono state erogate sanzioni per 88mila euro e sequestrati ben 4,5 tonnellate di prodotti. Ci sono anche stati 70 sequestri di attrezzi e beni, tra cui auto in cui si trasportava pesce fuori dal rispetto delle regole. Istituiti anche posti di blocco notturni nei pressi dei mercati ittici all'ingrosso. «È evidente - aggiunge l'ammiraglio Vella - che in molti di questi interventi abbiamo operato, quando ne abbiamo ravvisato la necessità, congiuntamente ai tecnici dell'Asl. I risultati delle analisi sui prelievi ci diranno se ai reati amministrativi si sommeranno anche le denunce penali». Sotto controllo anche la filiera della pesca. «I controlli - dice il comandante Giovannone - ci hanno permesso di venire individuare e sequestrare anche materiale che interferiva con la sicurezza della navigazione, come una grande rete di pesca calata all'ingresso del porto del Granatello a Portici». I prodotti ittici sequestrati e ben conservati sono stati inviati ai centri di beneficenza. Gli altri sono stati inviati allo Zoo di Napoli.

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