«Porto ancora inagibile così il turismo muore»

Approdo ancora fermo dopo l'alluvione, l'appello di albergatori e imprenditori

Il porto di Casamicciola
Il porto di Casamicciola
di Massimo Zivelli
Sabato 6 Maggio 2023, 08:31
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Calo marcato delle presenze turistiche, problemi nella rete degli approvvigionamenti e una stagione estiva che si presenta assai incerta. A Casamicciola, dopo i disastri causati dalla frana anche lungo la fascia costiera, il porto è ancora di là dal riprendere la sua funzionalità di un tempo: collegamenti con navi traghetto ancora interdetti per le colate di fango che hanno invaso lo specchio d'acqua interno, e da qualche giorni anche i lavori che la Regione ha fatto avviare sulla banchina di attracco degli aliscafi, gli unici mezzi ancora fruibili per il trasporto passeggeri da Napoli al secondo scalo - per grandezza e per capacità - dell'isola d'Ischia.

Da qui il disagio e la protesta delle associazioni imprenditoriali e dei comitati civici che temono forti ripercussioni sulla imminente stagione estiva e chiedono un incontro alla Regione.
 

«La buona notizia - ha fatto sapere nella giornata di ieri il commissario alla gestione post sisma e post frana, Giovanni Legnini - è che ci sono stati consegnati i risultati delle analisi dei materiali che hanno sedimentato il fondale del porto e queste analisi ci dicono che, in vista del dragaggio del porto e quindi dello spostamento di queste tonnellate di materiale in una area sottomarina a oltre due miglia dalla costa, non solo fanghi e detriti non costituiscono alcun problema per l'ambiente marino ma sono addirittura compatibili con l'habitat stesso in cui verranno ricollocati».

La notizia è di quelle buone perchè stando alle anticipazioni di Giovanni Legnini, non solo si eviteranno costi aggiuntivi per lo stoccaggio in terraferma di questa grossa quantità di materiale derivante dalla frana, ma anche i tempi di intervento e di ultimazione delle operazioni di dragaggio, saranno assai più contenuti. «Prevediamo un impegno di spesa che al momento è stato quantificato in due milioni di euro.

Ma anche nel caso che - precisa Legnini - il costo dei lavori dovesse risultare superiore, sarò io stesso, quale commissario di governo, a reperire quanto serve dai fondi finora messi a disposizione dallo Stato». E sui tempi Legnini fa capire che a partire da oggi, grazie al via libera dell'Arpac, già «entro mercoledì i tecnici dovranno presentare i progetti e dopo altri due giorni la conferenza dei servizi avrà approvato il progetto che diventerà quindi cantierabile previo affidamento alle ditte presenti nell'elenco della struttura commissariale».

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La corsa contro il tempo quindi non si arresta e Legnini nota come si sia in ritardo solo di pochi giorni rispetto al all'agenda temporale che lo stesso commissario si era data per risolvere questo che resta il più impellente dei problemi. Perchè con il porto inagibile a risentirne è non solo Casamicciola, ma l'intera isola. L'ennesima miccia di una situazione che sta per giungere al suo limite ultimo, è stata innescata dai lavori che la Regione ha fatto iniziare al pontile degli aliscafi della Snav. Un intervento che si prevede durerà a lungo ma che potrebbe mettere definitivamente in ginocchio l'ultima risorsa di collegamento con la terraferma. E l'estate è oramai vicinissima.
Sul piede di guerra sono dunque scesi i vari comitati civici post sisma e post frana, la Federalberghi, i trasportatori, ed anche la politica, in una campagna elettorale per il rinnovo a breve del consiglio comunale che vive di molte scintille. Ed accuse, soprattutto nei confronti della Regione, che il pool di realtà civiche ed associative ed imprenditoriali, invita a rimandare a dopo l'estate questo intervento, proprio per evitare il tracollo ulteriore dell'economia locale ed isolana.
 

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