Senza medici e infermieri l'ospedale è al collasso

L'allarme dei sindacati per i reparti di chirurgia, ginecologia e pediatria

ll San Giovanni di Dio
ll San Giovanni di Dio
di Giuseppe Maiello
Giovedì 19 Ottobre 2023, 08:41
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Carenza di personale al San Giovanni di Dio: in un ospedale, dove è in gioco la vita delle persone, "lo stress psicofisico" può rivelarsi fatale. È questo il senso di una lettera che Fp Cgil e Nursind, due delle sigle sindacali, dell'Asl Napoli 2 Nord, hanno inviato al management aziendale e alla direzione del nosocomio. Mancano 12 medici di medicina e chirurgia, 9 infermieri ed altrettante figure sociosanitarie. Le aree dove si registrano le carenze sono Pronto soccorso, ginecologia, pediatria-nido, ortopedia, chirurgia, cardiologia - unità di terapia intensiva. I due sindacati parlano anche di gestione «inadeguata ed inappropriata» del personale. L'accurata radiografia delle emergenze è stata inviata alla troika che dirige l'Asl (direttore generale, sanitario ed amministrativo), al responsabile risorse umane, e ad alla direzione generale ed ammnistrativo dell'ospedale frattese. Cosa evidenziano le due sigle sindacali?

A firmare la lettera sono i responsabili aziendali, Bruno Di Giacomo della Cgil e Giulio D'Antonio del Nursind.

Cosa evidenziano? Pronto soccorso: mancano all'appello 10 medici e 5 operatori sociosanitari, questi ultimi operano anche in regime di lavoro straordinario, mentre i medici vengono reclutati con prestazioni aggiuntive o con lavoro straordinario, oppure dirottati da altri presidi ospedali dell'Asl Napoli 2 Nord. Anche nell'Unita operativa semplice dipartimentale della ginecologia/ostetricia mancano almeno 3 infermieri.

«A volte ci sono ostetriche chiamate ad effettuare turni di servizio in assenza dell'infermiere in violazione del decreto del commissario regionale ad acta 190 del 2023, e anche rispetto alla normativa ministeriale: il personale ostetrico ha un percorso diverso da quello infermieristico!. Nell'unita operativa complessa di pediatria - nido mancano 3 infermieri e due medici nonché due operatori sociosanitari; l'ortopedia, dalle 8 alle 20, è carente di 2 figure oss; l'unità di medicina, registra tre vuoti di infermieri; la chirurgia è priva di 3 infermieri e di un operatore sociosanitario. Infine, alla cardiologia - terapia intensiva, manca un infermiere».

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Nella lettera, Cgil e Nursind chiedono anche trasparenza sulla gestione dei turni del personale che, «non vengono inviati all'ufficio infermieristico, che è l'unico in Italia a non ricevere turni del personale»; infine si sollecita anche l'istituzione di un registro o in alternativa di una comunicazione via mail «per i trasferimenti del personale che possa essere consultabile da tutti i lavoratori al fine di evitare favoritismi di tipo clientelare». Rivendicazioni alle quali si chiede un sollecito riscontro. In caso contrario il sindacato minaccia di attivare iniziative «a tutela dei cittadini e del personale sottoposto a notevole stress psicofisico».

Maria Rosaria Cerasuolo, direttrice dell'ospedale replica: «La direzione medica di presidio a fronte del numero di accessi giornalieri in pronto soccorso ha già potenziato ormai da 4 mesi l'organico di pronto soccorso che va ben oltre quello previsto dal piano del fabbisogno del personale decretato dalla Regione. Considerata inoltre l'esigenza di aprire un reparto di semintensiva (attivo ormai da più di un mese), attraverso una valutazione delle attività di ricovero di alcuni reparti, è stata effettuata una più appropriata riallocazione delle risorse umane presidiali».
 

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