Simone Frascogna ucciso a Casalnuovo, l'assassino condannato a 27 anni

Simone Frascogna accoltellato per salvare un amico: condanna a 27 anni per Iossa

Una manifestazione per Simone Frascogna
Una manifestazione per Simone Frascogna
di Pino Neri
Sabato 4 Novembre 2023, 08:44 - Ultimo agg. 08:50
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Si è chiuso con il respingimento dell'istanza di appello da parte dei legali dell'omicida il processo sul barbaro assassinio di Simone Frascogna, lo studente di 19 anni ucciso a coltellate da una banda di giovani violentissimi nel centro di Casalnuovo, tre anni fa, la sera del 3 novembre 2020. La Cassazione ha infatti respinto la richiesta dei legali di Domenico Iossa, principale responsabile dell'omicidio, di dare il via all'udienza di appello dopo la condanna a 27 anni di reclusione inflitta in secondo grado (in primo grado Iossa aveva rimediato 30 anni).

La chiusura definitiva del procedimento penale su questo atroce delitto coincide con un episodio che ha lasciato un po' di amaro in bocca ai parenti della vittima. Questo perché il tribunale ha disposto la restituzione dell'auto sequestrata a Iossa dopo il suo arresto. Si tratta della vettura dalla quale l'omicida scese insieme ai suoi due complici minorenni per andare a uccidere Simone Frascogna, su un marciapiede del centralissimo corso Umberto di Casalnuovo.

Il gesto crudele scaturì da una lite per futili motivi, dal solito, banale quanto ormai micidiale sguardo di troppo. «L'auto dell'omicida non sarà confiscata spiega l'avvocato della parte civile, Antonio Pelliccia - perché la magistratura ha spiegato che è intestata alla mamma di Iossa. La vettura è stata restituita a lei». I due complici di Domenico Iossa, entrambi di Casalnuovo e minorenni all'epoca dei fatti contestati, sono stati condannati in via definitiva rispettivamente a 7 e a 10 anni.

Iossa, fratello di un noto pregiudicato per traffico di stupefacenti, è della vicina Pomigliano. Quando uccise Frascogna aveva 18 anni. Tolse la vita allo studente diciannovenne con nove coltellate al torace. Simone Frascogna in quel tragico frangente stava tentando di salvare un suo amico dall'aggressione dei tre giovani violentissimi. Intanto i due complici di Iossa sono in semilibertà. Mentre Iossa è in carcere. L'auto sequestrata all'assassino la sera dell'omicidio, una Smart ForFour nuova di zecca, è stata restituita alla famiglia dell'omicida perché era intestata alla madre. Adesso però inizia un'altra battaglia legale, quella per il risarcimento. I legali della famiglia di Simone hanno annunciato che almeno sperano di poter ricorrere al fondo per le vittime di violenza in caso di insolvibilità da parte dell'imputato. 

 

Ieri sera intanto si è svolta, nella chiesa Maria Santissima dell'Annunziata, a Casalnuovo, una messa in suffragio di Simone, tre anni esatti dopo la sua morte. La messa è stata celebrata da don Tonino Palmese alla presenza dei genitori, dei parenti e degli amici della giovane vittima. 

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