Sorrento, l'assassino minacciò Anna: ​«Devi ritirare la denuncia»

La confessione di Salvatore al magistrato: «Ero sicuro che mi tradisse»

Anna Scala e Salvatore Ferraiuolo
Anna Scala e Salvatore Ferraiuolo
di Dario Sautto
Sabato 19 Agosto 2023, 00:01 - Ultimo agg. 16:52
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«Ero geloso e sono sicuro che lei mi tradisse». La gelosia, i sospetti, il possesso morboso, la fine della relazione mai accettata. E poi quell’aggressione avvenuta in spiaggia lo scorso 24 luglio e denunciata dalla donna. C’era tutto questo dietro la furia omicida che ha accecato Salvatore Ferraiuolo, 54 anni di Sant’Agnello, dipendente di una pescheria, fino a spingerlo ad ammazzare la sua ex compagna Anna Scala, due anni più di lui, parrucchiera di Vico Equense. A confermarlo è stato lo stesso Ferraiuolo, dopo aver confessato il femminicidio al magistrato che lo stava interrogando nella caserma dei carabinieri di Sorrento. 

Il delitto passionale si è consumato poco prima delle 13 di giovedì in via San Massimo, nella zona collinare di Piano di Sorrento. Ferraiuolo avrebbe atteso per un’ora Anna all’interno del garage condominiale dove era parcheggiata la sua Citroen C3 bianca. Lei era andata a tagliare i capelli a domicilio ad una cliente, lui l’aveva seguita. Ed era armato di un coltello da cucina. Come una furia, l’assassino si è scagliato contro la donna inerme, che ha provato a difendersi: l’ha colpita diverse volte alla schiena, all’addome, fino alla morte, spingendola nel bagagliaio della vettura. Le urla disperate di Anna, però, hanno attirato alcuni condomini presenti alle spalle del parcheggio e diversi residenti delle vicine palazzine. Così, l’assassino si è dato subito alla fuga in scooter, lanciando il coltello in un’aiuola.

Qualcuno ha provato a inseguirlo, perdendo le sue tracce. Poche ore dopo, lo hanno rintracciato i carabinieri della compagnia di Sorrento in una zona collinare di Sant’Agnello: ha raccontato di aver tentato il suicidio e che non sapeva spiegare cosa gli fosse successo. Fin dai primi istanti, a coordinare le indagini condotte dai carabinieri è stata la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituto Federico Nesso).

In serata, poi, Ferraiuolo è stato portato in carcere, in esecuzione di un fermo emesso dal pm Nesso per omicidio pluriaggravato e premeditato, porto d’arma, occultamento di cadavere, lesioni e maltrattamenti in famiglia. 

 

Lei, meno di un mese fa, lo aveva denunciato. Dopo oltre dieci anni di convivenza a Moiano, frazione di Vico Equense, lo scorso 24 luglio Anna aveva lasciato il 54enne. Una lite e una violenta aggressione avevano preceduto la sua decisione drastica. Lui l’aveva raggiunta in spiaggia a Massa Lubrense e l’aveva colpita con un pugno. Era la seconda volta: esattamente un anno prima, lui aveva fatto irruzione a casa di un’amica di Anna e l’aveva picchiata. Ma stavolta Anna aveva deciso di denunciare ai carabinieri (prima di Massa Lubrense, poi di Piano di Sorrento) i maltrattamenti subiti: inoltre lui le aveva squarciato le ruote dell’auto. A scatenare l’assurda violenza era sempre la gelosia, il sospetto che ci fosse un altro uomo. In caserma Anna era tornata anche il giorno dopo, quando aveva integrato la denuncia con una telefonata di minacce. «Devi togliere la denuncia» aveva urlato l’uomo al telefono, insieme ad una serie di insulti. Dal 25 luglio, però, nulla era accaduto. Lei si era trasferita temporaneamente a casa dei genitori, lasciando l’abitazione in cui risiedeva con il 54enne.

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Se dal giorno della denuncia avesse subito ulteriori minacce non denunciate sarà stabilito dalla perizia tecnica che la Procura di Torre Annunziata ha disposto sul telefonino di Anna Scala, recuperato sul luogo del delitto. Nei prossimi giorni saranno passate al setaccio le chat e le conversazioni, e saranno analizzati i tabulati telefonici per controllare se ci sia qualcosa di anomalo. C’è da capire anche se – dal giorno della denuncia alla decisione di uccidere la sua ex – Ferraiuolo possa essersi trasformato in stalker, se possa aver bersagliato di altre chiamate e messaggi Anna, se possa averla intimidita o minacciata ulteriormente. Il suo telefonino è sparito: durante la fuga Ferraiuolo lo avrebbe spento e se ne sarebbe liberato. Oggi, però, il 54enne comparirà già davanti al gip Antonello Anzalone per l’interrogatorio di convalida del fermo: appena due giorni dopo l’efferato delitto e dopo la sua confessione, Salvatore Ferraiuolo avrà una seconda occasione per spiegare la sua versione dei fatti. Nel frattempo, ieri è stata eseguita l’autopsia sulla salma di Anna: almeno cinque sarebbero state le coltellate sferrate. Oggi pomeriggio saranno celebrati i funerali. I familiari hanno chiesto stretto riserbo e al momento preferiscono non parlare e restare chiusi nel loro dolore. Per l’intera giornata di oggi, a Vico Equense sarà lutto cittadino e il sindaco Peppe Aiello ha spostato a data da destinarsi i festeggiamenti patronali previsti nel weekend. 
 

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