Tari, evasione record: a Ercolano arriva la maxi-stangata

Corteo di protesta contro l'aumento

Tari, evasione record: a Ercolano arriva la maxi-stangata
di Francesca Mari
Domenica 18 Dicembre 2022, 09:36 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 07:14
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Oltre un milione di euro in più rispetto al 2021. È la stangata della Tari che ha provocato la protesta di forze politiche e sociali che contro l'aumento della quarta rata della tassa sui rifiuti hanno sfilato in corteo da piazza Trieste al Palazzo di Città. Il sindaco Ciro Buonajuto ha accolto una delegazione di manifestanti (un rappresentante del sindacato Usb, uno di Potere al Popolo, due del M5s, uno espressione di cittadini e commercianti).

La delegazione ha chiesto l'annullamento dell'aumento della Tari. In particolare, il M5s ha fortemente contestato la delibera di approvazione del piano tariffario Tari, evidenziando che la mancata riscossione per legge non può incidere sull'importo.

Inoltre, ha chiesto di accertare se sussista o meno l'evasione del pagamento della tassa da parte delle grandi imprese e di enti che operano sul territorio. Infine, i contestatori hanno chiesto di poter prendere atto della relazione della società Andreani che contiene il prospetto dei costi per la raccolta rifiuti pari a 13.200.000 euro: 1.200.000 euro in più rispetto al 2021; 6.200.000 in più rispetto al contratto d'appalto. La delegazione ha anche annunciato una class action contro l'amministrazione.

Il sindaco Ciro Buonajuto ha illustrato il quadro complessivo che ha causato l'aumento, non imputabile esclusivamente all'amministrazione. «Abbiamo ridotto l'evasione tra le attività commerciali che hanno quasi tutte rateizzato il debito. Non è nei poteri del sindaco, in questo momento, sospendere il pagamento della quarta rata, né di poterne ridurre l'importo - ha detto Buonajuto -. Mi impegno, comunque, sin da ora a uno sforzo finalizzato alla riduzione della tariffa sin dal prossimo anno».

La battaglia per la riduzione della Tari ad Ercolano va avanti già da qualche anno. Le prime tre rate di acconto del 2021, infatti, risultarono pari alle quattro rate dei due anni precedenti (2019-2020). I contribuenti segnalarono un aumento delle tariffe di circa il 30%, così che i cittadini di Ercolano hanno pagato la tassa più alta di tutti gli altri Comuni vesuviani. Così a fine 2021 il sindaco Buonajuto ha cominciato una vera e propria lotta all'evasione della tassa. Il Comune ha inviato circa 900 avvisi per omessa denuncia e solleciti di pagamento della Tari a imprenditori e commercianti.

Le annate oggetto della diffida sono state quelle tra il 2015 e il 2018. Da allora i destinatari degli avvisi hanno dovuto saldare i debiti, con una rateizzazione entro 30 giorni, per non correre il rischio di vedersi revocata la licenza commerciale. La procedura di accertamento era partita quando il consiglio comunale approvò il nuovo regolamento della Tari, che recepì le modifiche normative e introdusse un nuovo criterio per cui «le esenzioni vanno concesse solo a chi si trova in condizioni di regolarità contabile». Secondo il progetto della giunta Buonajuto, chi risulta evasore non beneficerà di alcuna esenzione e le somme restanti, nei limiti del possibile, saranno ridistribuite tra i cittadini virtuosi.

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