La prima relazione del workshop sul Centro direzionale è di tipo sociale. Nella sostanza gli studiosi sono stati relazionati sul contesto umano che vive nell'area della cittadella dei grattacieli e soprattutto ai margini della stessa a iniziare dal Vasto per arrivare alla stazione e fino a Gianturco. E quello che è venuto fuori come tema di questa prima mezza giornata dei lavori è che se si rilancia il Centro direzionale lo si apre al resto del quartiere a beneficiarne sono soprattutto le comunità, anche quelle straniere. Ce ne sono molte le più popolose sono quella cinese, srilankese e ucraina, per non parlare dell'immigrazione spesso clandestina costituita dai disperati che arrivano dal continente africano. Nella sostanza il riordino urbano e urbanistico fa rima con quello sociale. A relazionare è stato Andrea Morniroli della Fondazione Gian Giacomo Feltrinelli - coordina anche il Forum Disuguaglianze e Diversità insieme a Fabrizio Barca - esperto della materia. Una giornata lunga per il gruppetto di studiosi guidato dal vicesindaco e assessore all'Urbanistica Laura Lieto e da Massimo Pepe e Gaetano Simeone rispettivamente presidenti delle commissioni consiliari Urbanistica e Infrastrutture. Tutti insieme hanno effettuato anche i primi sopralluoghi. Partenza da via Foria, poi piazza Nazionale, giro al Centro direzionale tra le torri quindi arrivo alla Federico II sede di San Giovanni a Teduccio. Uno sguardo a tutta l'area est con le sue aziende top nel comparto dell'aerospaziale e i buchi neri dei capannoni abbandonati da aziende che hanno esalato l'ultimo respiro da almeno 20 anni. L'occhio è caduto sui grattacieli del Centro direzionale ancora oggi avanguardia dal punto di vista architettonico. Non è un caso che sono state acquistate da due consorzi le due torri dell'Enel che da almeno due lustri aspettavano di avere una nuova vita. All'università c'è stata poi la proiezioni di dati e anche progetti futuribili come quello di Porta est. Cosa vuole far venire fuori il Comune da questo confronto con chi è esperto di rifunzionalizzazione dei centri direzionali in tutto il mondo, uno dei professori è arrivato dal Canada? Un modello da applicare a Napoli. Ci sono quelli europei di Berlino e Amburgo quelli americani e anche i nostri, Milano è città all'avanguardia nella trasformazioni di grandi aree urbane fatte con successo.
L'idea del Comune - e quindi del sindaco Gaetano Manfredi - è quella di inserire nuove funzioni al Centro direzionale, per superare la crisi del terziario manifestatasi con la pandemia.