Chiaia, esposto per l'ascensore pieno: «Troppe sei persone, chiamo la polizia»

Chiaia, esposto per l'ascensore pieno: «Troppe sei persone, chiamo la polizia»
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 4 Agosto 2021, 10:00
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Mentre la Regione predispone norme per disincentivare gli assembramenti come il divieto di servire bevande alcoliche in strada di notte e mentre il governo prepara regole per arginare l'epidemia di coronavirus, da Napoli arriva l'ennesimo paradosso. Gli ascensori dell'Anm di Chiaia, via Acton, Sanità e Ventaglieri consentono l'accesso - in uno spazio ridottissimo - per sei persone alla volta quasi come se il covid non esistesse. A segnalare l'accaduto, dopo aver ricevuto tante lamentele da cittadini e soprattutto da persone anziane, è l'avvocato Bruno Larosa che abitualmente utilizza l'ascensore dell'Anm che da via Chiaia arriva in piazza Santa Maria degli Angeli in via Montedidio. Lunedì sera, dopo aver visto per l'ennesima volta l'ascensore affollato, il celebre legale ha segnalato l'accaduto all'addetto dell'Anm, che però ha fatto spallucce. «Il regolamento - ha risposto l'uomo nel gabbiotto di controllo - prevede che possano entrare in ascensore sei persone alla volta». In effetti anche all'esterno dell'elevatore è indicato su un cartello il numero di passeggeri. 

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«Ho fatto solo il mio dovere di cittadino - spiega Larosa - e lunedì sera ho chiesto l'intervento della polizia municipale e dei carabinieri che però mi hanno risposto di non avere la possibilità di arrivare in tempi brevi».

Erano circa le 20.20 lunedì quando si era formato ormai un capannello dinanzi all'ascensore di Chiaia per chiedere all'addetto di far passare al massimo due persone per volta così da evitare assembramenti. «Non mi sono perso d'animo - racconta l'avvocato - e ho atteso fino alle 21.20 quando si trovava a transitare in via Chiaia un'auto della polizia che è intervenuta prendendo le mie generalità e quelle dell'addetto dell'Anm». Gli agenti intervenuti hanno così raccolto la segnalazione non solo dell'avvocato Larosa, ma anche di altri cittadini che lamentavano come lo spazio in cabina fosse troppo angusto per ospitare, seppur per breve tempo, sei persone tutte insieme. «É incredibile - spiega Larosa - che mentre in Tribunale gli accessi sono contingentati, nelle aule per i processi si preferisce spesso ascoltare le testimonianze tramite videoconferenze e poi, nel centro della città, si consenta che spazi così angusti siano tanto affollati». L'avvocato annuncia un esposto per capire se quanto avviene nei quattro ascensori di Napoli sia effettivamente consentito. Lunedì sera - solo per aver rilevato il problema - Larosa è stato anche affrontato a muso duro dall'addetto che controlla gli accessi all'ascensore. Anche ieri, intanto, tanti cittadini continuavano a prendere l'ascensore in sei, qualcuno attendeva sperando non arrivassero altri passeggeri così da fare un viaggio più sicuro. Ora spetterà all'Anm chiarire se tutto è davvero regolare.

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