Il complesso Monumentale di San Domenico Maggiore costa al Comune 141.877 euro all'anno, ma gli incassi sono miseri: solo 15mila euro. Da Castel dell'Ovo, le casse di Palazzo San Giacomo portano a casa 100mila euro l'anno a fronte di 190.150 euro di spese. Il mantenimento del Maschio Angioino costa un milione e 223mila euro, ma frutta poco più della metà: 650mila euro. Insomma, la gestione dei monumenti e dei siti architettonici di prestigio non aiutano il Comune di Napoli a fare cassa. Così come anche gli impianti sportivi, escluso il Maradona, costano molto: un milione e 349mila euro, ma portano in dote solo 284.300 euro. I numeri parlano più delle parole: la gestione delle grandi strutture cittadine non è sostenibile per un Comune come quello di Napoli, con le casse disastrate sebbene in fase di risanamento. Un «vulnus» rilevato anche dal responsabile delle casse comunali Pier Paolo Baretta.
La riunione
L'assessore al Bilancio ha invitato i consiglieri comunali a una riflessione. L'occasione per parlarne è stata una riunione della commissione Politiche sociali, presieduta da Massimo Cilenti, che si è tenuta ieri con all'ordine del giorno una delibera sui «servizi a domanda individuale».
I complessi
La struttura con il rapporto più eclatante è il complesso monumentale di San Domenico Maggiore: gli incassi (15mila euro) rappresentano il 10% delle spese (141mila euro). D'altronde i prezzi per il fitto degli spazi sono davvero bassi: la concessione del cortile per l'intera giornata costa 300 euro, il Chiostro o il grande refettorio 130, mentre le sale più piccole solo 65. Il costo per le riprese cine-televisive va dai 300 agli 800 euro. Le spese a carico del Comune però sono elevatissime: 85mila euro per i due dipendenti comunali, 193mila euro per la custodia e 65mila per la pulizia, solo per segnalare le voci principali. Non va meglio a Castel dell'Ovo. Qui la tariffa giornaliera per l'utilizzo degli spazi esterni è di 950 euro. Per le sale interne si va dai 150 euro delle salette più piccole ai 1.500 per i grandi saloni come la sala delle Colonne. E se le iniziative durano più giorni le cifre si abbassano. Le riprese cine-televisive vanno dai 500 ai 2mila euro. Gli incassi totali ammontano a 100mila euro: poco più della metà (il 52%) delle spese (224mila euro per gli impiegati comunali, 116mila per la pulizia, 59mila per la custodia, 45mila per l'energia elettrica e 27mila per la fornitura idrica).