Covid e scuola, a Napoli servono altre 150 aule: ipotesi prefabbricati nei cortili degli istituti

Covid e scuola, a Napoli servono altre 150 aule: ipotesi prefabbricati nei cortili degli istituti
di Paolo Barbuto
Giovedì 27 Agosto 2020, 23:00 - Ultimo agg. 28 Agosto, 10:03
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Alle scuole elementari e medie di Napoli manca personale, mancano banchi ma, soprattutto, mancano aule. Ne servirebbero 150 per rendere la ripresa scolastica post-Covid meno difficile, per adesso non ci sono ma l’amministrazione si sta battendo per recuperarle a qualsiasi costo, anche pensando all’ipotesi di prendere in affitto moduli prefabbricati da piazzare nei cortili degli istituti. 

Partiamo dalla carenza di aule che, va precisato, non bloccherebbe l’inizio dell’anno scolastico ma renderebbe decisamente più scomoda la vita di alunni, docenti e personale. Si tratta di un percorso scaturito nove giorni fa quando il governo ha annunciato la possibilità di uno stanziamento per il fitto di aule aggiuntive rispetto alle esigenze delle scuole d’Italia.

Fino ad allora si era ragionato sugli spazi esistenti e molte scuole avevano trovato soluzioni alternative basate soprattutto sulla rotazione dei giorni di lezione. Poi, vista la possibilità di avere fondi per trovare altre aule, è partita la nuova organizzazione: «Abbiamo avuto riunioni a ripetizione fono a notte fonda per lunghissimi giorni con ogni municipalità e con tutti i dirigenti scolastici - spiega l’assessore all’istruzione Palmieri - alla fine abbiamo avuto il quadro preciso sulle necessità della città e abbiamo presentato la nostra richiesta, un milione e mezzo per attivare il fitto di 150 nuovi spazi per le lezioni».

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Non è detto che la dotazione sarà esattamente del valore richiesto, quando se ne conoscerà la consistenza si partirà alla ricerca di spazi aggiuntivi: «Cercheremo strutture già adeguate, scuole private, luoghi dove si tengono lezioni, abbiamo pensato anche al fitto di moduli già predisposti per la scuola da sistemare nei cortili degli istituti. Ovviamente in quelli dove ci sarà lo spazio adeguato».

Di strutture già predisposte ad ospitare aule scolastiche, sul mercato ne esistono tantissime. Le aziende che si occupano di prefabbricati promettono che nel giro di 15-20 giorni sono in grado di portare ovunque le loro aule precostruite e dotate di tutte le strutture delle quali una scuola ha bisogno. «Non chiamateli prefabbricati per piacere - dice accorata l’assessore Palmieri - chiamiamoli moduli, spazi».

 


A proposito di spazi, con le dotazioni economiche già distribuite alle 400 scuole elementari e medie del Comune, suddivise per municipalità, sono già partiti lavori di adeguamento. Praticamente in ogni istituto le aule professori sono state trasformate in classi per le lezioni, palestre e aule magne sono state divise con muri di cartongesso per ricavare nuovi spazi per gli studenti, le case abbandonate dei custodi e gli spazi adibiti a deposito sono stati (o stanno per essere) rimessi a nuovo e adattati alle esigenze delle lezioni. Ma non solo: in ogni istituto deve essere predisposta un’area isolata dove ospitare temporaneamente gli alunni che manifestino segni di contagio.

Ma anche recuperando ogni centimetro di ogni scuola è impossibile prevedere lezioni per tutti nel rispetto delle norme anti Covid. Così nel primo progetto presentato dai presidi per l’avvio dell’anno scolastico erano previste soluzioni empiriche come la rotazione, con un gruppo di classi che sarebbe rimasto a casa per ogni giorno della settimana, oppure con i temutissimi doppi turni che avrebbero però anche raddoppiato le esigenze di sanificazione al termine delle lezioni: una sanificazione all’uscita degli studenti della mattina, un’altra all’uscita di quelli del pomeriggio, con tutte le difficoltà del caso.

Ampliare il numero di classi e di spazi comporta, ovviamente, l’utilizzo di più personale, sia docente che non docente: questo è il tema che tiene maggiormente sulle spine i dirigenti scolastici e anche le strutture amministrative scolastiche cittadine e regionali che, sul punto, non possono che attendere le decisioni del Ministero.

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Altro punto delicato è la dotazione di banchi singoli. Molte scuole hanno avanzato la richiesta di averne a disposizione per l’avvio dell’anno scolastico. Per adesso da parte del Comune di Napoli è partito un ordine d’acquisto per un totale di 2.400 banchi singoli con relative sedie, anche se le esigenze del territorio sarebbero decisamente più elevate.

Sul fronte delle dotazioni è prevista, a partire da oggi, la distribuzione alla municipalità delle prime dotazioni di mascherine e gel sanificanti da distribuire agli istituti del territorio.

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