«Decreto Sostegni: solo elemosina per il turismo», la rivolta della Costiera e delle isole del Golfo di Napoli

«Decreto Sostegni: solo elemosina per il turismo», la rivolta della Costiera e delle isole del Golfo di Napoli
di Massimiliano D'Esposito
Venerdì 26 Marzo 2021, 09:30
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Il Decreto Sostegni varato dal governo Draghi delude le attese dei lavoratori del turismo, che annunciano manifestazioni di protesta nelle principali località turistiche della Campania. A proclamare l'agitazione è il Comitato degli addetti al settore di penisola sorrentina, costiera amalfitana e isole del golfo. «Questo decreto non fa altro che dare un contentino, ma penalizza le categorie veramente in difficoltà», spiegano i promotori della manifestazione indetta per sabato 10 aprile nelle piazze di Sorrento, Capri, Amalfi e Ischia (a Casamicciola). L'obiettivo è «fare pressione sul governo affinché stanzi immediatamente fondi adeguati per il turismo, in modo da erogare urgentemente sostegni al nostro comparto, a tutti i liberi professionisti e dipendenti della filiera, nonché agli autisti e alle altre categorie ormai allo stremo dopo un anno senza lavoro». L'accusa è netta: «Non vediamo spiragli, in un Paese che non riesce ad avere una programmazione e neanche a mettere in atto strategie concorrenziali per la ripartenza nei prossimi mesi». I lavoratori del comparto danno atto alle amministrazioni locali «di essersi impegnate, anche se nei limiti del possibile, con aiuti a sostegno delle famiglie, e con diverse azioni come gli Stati Generali del Turismo e la proposta del Modello Sorrento per far ripartire la macchina del turismo». Ma si tratta di misure che «purtroppo non sono sufficienti, almeno per ora, per far vivere con dignità chi ha un bisogno urgente di aiuto. Non si chiede assistenzialismo, ma di riprendere a lavorare in sicurezza». 

Sulla ripartenza in effetti pesano dubbi e incertezze. Nelle scorse settimane, con l'arrivo dei vaccini, si intravedeva una luce all'orizzonte. Ed ecco la nuova doccia fredda. Il premier britannico Boris Johnson annuncia sanzioni salate, pari a 5mila sterline (poco meno di 6mila euro) per chi si recherà all'estero senza valide ragioni, e dunque anche per viaggi di piacere. Ed ecco lo sconforto in quelle zone, come la penisola sorrentina, dove il Regno Unito rappresenta il principale mercato. «La situazione è ancora in itinere e bisogna aspettare per capire se il governo inglese conferma quelle che al momento sono solo indiscrezioni - sottolinea Gino Acampora agente di viaggio e albergatore -. Non si esclude che si possano attivare dei corridoi verso le località turistiche che garantiscono una certa sicurezza dal punto di vista sanitario». Nessuno può comprendere meglio l'aria che tira Oltremanica di chi si confronta ogni giorno con la realtà del posto. È il caso di Lucy Farrell, purchasing manager Tui Travel Plc, una delle principali agenzie al mondo: «Al momento le disposizioni in vigore nel Regno Unito prevedono il blocco dei viaggi all'estero fino al 17 maggio - spiega -.

Nei prossimi giorni si raccoglieranno le valutazioni degli esperti e il 5 aprile potremo sapere se le misure saranno prorogate e per quanto tempo. A preoccupare il nostro governo - continua Farrell - è la lentezza nella somministrazione dei vaccini in Italia ed in altri Paesi. Da noi siamo a 29 milioni di immunizzati con pochissimi nuovi positivi e rari decessi. In Italia siete appena a 3 milioni di vaccinati. È chiaro che Johnson ed i suoi ministri non vogliono che chi va in vacanza possa tornare indietro portando qualche variante del Covid ed innescare nuovi contagi. Anche per questo bisogna capire se si proseguirà con la quarantena obbligatoria nei Covid hotel al rientro nel Regno Unito». 

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Le agenzie, britanniche, però, sono ottimiste. «Stiamo accettando prenotazioni con partenza dal 17 maggio in poi - conferma Farrell -. Ad oggi abbiamo già 14mila turisti che hanno scelto per le loro vacanze Sorrento e dintorni. Speriamo che non ci siano problemi e che tutti possano viaggiare in assoluta sicurezza». A questo proposito riscontra apprezzamento tra i tour operator il piano anti contagio predisposto da Federalberghi Penisola Sorrentina. «Per garantire un maggiore impatto della misura - conclude Acampora - sarebbe opportuno che venisse adottata da tutte le principali località turistiche della Campania». 

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