Chiude la Feltrinelli di piazza de' Martiri, il nodo in commissione Cultura: «Intervenire sugli affitti»

«Stiamo studiando una misura che possa prevedere un abbassamento della Tari per le imprese culturali napoletane»

Chiude la Feltrinelli di piazza de' Martiri
Chiude la Feltrinelli di piazza de' Martiri
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 11:00 - Ultimo agg. 5 Gennaio, 07:21
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Lavori alla Feltrinelli di piazza dei Martiri e crisi del mercato delle librerie partenopee: si muoverà oggi stesso la commissione Cultura di via Verdi, con due iniziative volte ad alleggerire il carico di spesa degli esercizi commerciali culturali, messi in difficoltà dalla penuria di vendite dei volumi e dal caro-energia. «Cercheremo di portare avanti due proposte da approvare poi in consiglio comunale - spiega Luigi Carbone, presidente della Commissione Cultura - Una riguarda la possibilità di dare incentivi fiscali sulla Tari alle attività che si occupano di cultura, e l'altra riguarda uno spazio eventi per Chiaia». Il quartiere, infatti, in attesa che si completi il restyling della Feltrinelli che dovrebbe durare circa quattro mesi e mezzo perderà una delle location letterarie più importanti della salotto buono di Napoli e dell'intera città. 

I progetti degli architetti sono in fase di definizione, e in nessun caso - come hanno specificato l'altro ieri al Mattino dal colosso dell'editoria nazionale - è in vista una chiusura definitiva della libreria di Chiaia.

Sono anzi previste aree social per gli influencer del libro e la modernizzazione degli spazi per la Feltrinelli di piazza dei Martiri. Ma sono all'orizzonte anche un lieve ridimensionamento degli spazi totali e la chiusura definitiva del bar (cosa quasi certa) a partire dal 9 gennaio, a causa anche degli elevati costi di gestione dell'attività (e del Covid, che ha favorito e continua a favorire i locali dotati di aree e tavoli esterni, più attrattivi per i clienti). In ogni caso, i lavori di ristrutturazione della libreria, come accennato, dureranno fino all'inizio di giugno. Ed è proprio per questo motivo che in via Verdi si sta pensando a una location culturale sostitutiva, situata sempre a Chiaia: «Si potrebbe immaginare la rivitalizzazione della Villa Comunale e in particolare della casina pompeiana - aggiunge Carbone - potrebbe essere quello un luogo utile per organizzare eventi legati alla letteratura: presentazioni di libri e performance. Inoltre, stiamo già lavorando a intensificare una sinergia culturale tra la Villa Comunale e il Pan, che potrebbe ospitare altri eventi, come già accaduto in tempi recenti», per esempio in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Passando alla seconda proposta che la commissione Cultura del consiglio comunale vaglierà nelle prossime ore, riguarda la questione economica: «Sugli affitti non possiamo intervenire - conclude Carbone - ma stiamo studiando una misura che possa prevedere un abbassamento della Tari per le imprese culturali napoletane, e quindi naturalmente anche per le librerie. L'imposta si paga in funzione dei metri quadri, e credo che per i locali grandi la spesa possa raggiungere anche i 3000 euro al mese. Valuteremo assieme all'assessore al Bilancio se sia possibile istituire un fondo comunale che possa portare un risparmio del 30% per i titolari delle librerie e degli esercizi commerciali che si occupano di cultura. Potrebbe essere questo un modo per aiutare diverse attività che si sono ritrovate in difficoltà a sostenere i costi di gestione, lievitati con il caro-energia». 

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