Lavori al museo di Capodimonte ma le sale non chiudono: «Opere sempre fruibili»

Sul tavolo 46 milioni, metà dei quali da fondi privati

Lavori al museo di Capodimonte ma le sale non chiudono
Lavori al museo di Capodimonte ma le sale non chiudono
di Paolo Barbuto
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 5 Gennaio, 07:21
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Eseguire importanti lavori di ristrutturazione senza interrompere le attività del museo: Capodimonte lancia una nuova sfida, questa volta non culturale, con la certezza che sarà vincente anche questa, come tutte quelle intraprese fino ad ora.

Sul tavolo 46 milioni, metà dei quali da fondi privati scaturiti da un project financing che s'è consolidato qualche giorno prima di Natale e che, nelle prossime settimane porterà all'avvio dei cantieri. Il progetto di finanza è sulle spalle di Engie Italia che si occuperà di tutti i lavori in cambio di un contratto ventennale per la manutenzione di tutte le opere elettriche e tecnologiche che sono, fra l'altro, il fulcro dei lavori che verranno eseguiti a Capodimonte. 

La reggia di Capodimonte ha innanzitutto bisogno di interventi ai tetti che sono un po' malridotti e, soprattutto, sono stati sottoposti, nel corso degli anni, a lavori che ne hanno modificato il disegno antico.

C'è, poi, un ampio progetto collegato all'efficientamento energetico che parte dal sistema di condizionamento dell'aria, determinante per mantenere il microclima adatto a conservare le opere custodite nelle sale, passa per l'illuminazione delle aree coperte e di quelle dell'intero parco circostante il museo, e si conclude con un intraprendente progetto collegato a fonti rinnovabili che permetterà, al termine dei lavori, al museo di Capodimonte di essere autonomo al 90% sul fronte della produzione di energia.

È facilmente intuibile che lavori di questa portata prevedono interventi severi sulla struttura museale: la riconfigurazione del sistema di ventilazione, la rimodulazione degli impianti elettrici, i collegamenti idrici, la ristrutturazione delle coperture, sono tutti lavori che prevedono tempi lunghi e necessità di intervenire anche sulle opere murarie. 

Su un solo punto il vulcanico direttore il direttore Sylvain Bellenger ha preteso certezze: il museo di Capodimonte non dovrà mai chiudere, nemmeno un giorno, nel tempo dei lavori.

Così tecnici e ingegneri si sono messi al lavoro per studiare un piano d'azione che consenta alla struttura di non esporre mai il cartello chiuso per lavori. I cantieri invaderanno solo piccole porzioni del museo e solo quelle resteranno inibite alle visite mentre il resto delle sale resterà a disposizione dei fruitori del museo.

E anche quando le sale resteranno chiuse, le opere continueranno ad essere in mostra, a disposizione di chi visita la città. Capodimonte ha già stretto un accordo con Palazzo Reale, e ha trattative in corso con altre strutture napoletane, a partire dalla certosa di San Martino, per fare in modo che le opere senza più spazio a Capodimonte, possano essere temporaneamente trasferite in altre strutture museali per continuare ad essere ammirate. 

Gli interventi a Capodimonte dovrebbero prendere il via entro la prossima primavera. In realtà la data non è ancora certa perché la fase progettuale è ancora in corso e il confronto fra il direttore del museo e i tecnici è ancora serrato circa le modalità e le porzioni di museo da invadere di volta in volta.

All'interno del museo verrà rifatto l'impianto elettrico e si utilizzeranno speciali corpi illuminanti led che saranno controllati tramite un sistema bluetooth grazie al quale potrà essere regolata l'intensità dell'illuminazione e anche l'effetto cromatico più adeguato alle singole sale e alle opere da illuminare. Il progetto si estende anche all'esterno del museo con un percorso di illuminazione dei viali che prevede otto chilometri di copertura con l'installazione di 248 nuovi lampioni.

Collegata al nuovo sistema elettrico ci sarà anche una nuova rete di trasmissione dati che consentirà non solo di avere un dialogo costante con tutto il sistema di illuminazione ma anche di avere un sistema wi-fi diffuso correttamente sia all'interno del museo che lungo i viali del bosco.

 

Nel frattempo, per dare un segnale chiaro di continuità, Capodimonte annuncia l'avvio a marzo della mostra «La scoperta del Rinascimento» e ricambia gli auguri del Louvre che, nel messaggio di buon 2023 ricorda con enfasi l'appuntamento dell'8 di giugno quando a Parigi prenderà il via la mostra «Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte».

Insomma se la vecchia reggia ha bisogno di essere rimessa in sesto, il museo è in gran forma e non ha nessuna intenzione di fermarsi. 

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