Galleria Vittoria di Napoli, lavori lumaca: attività a rilento, tre operai per turno

Galleria Vittoria di Napoli, lavori lumaca: attività a rilento, tre operai per turno
di Valentino Di Giacomo
Venerdì 6 Agosto 2021, 09:00 - Ultimo agg. 18:35
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Tre operai al lavoro e all'esterno del cantiere, dietro alle recinzioni, il consigliere regionale Francesco Borrelli con cittadini e residenti ad osservare le attività e per chiedere di fare in fretta. É ancora alta la tensione per i lavori a rilento della Galleria Vittoria, frutto di un'esasperazione che ha raggiunto ormai il picco massimo dopo oltre 10 mesi di chiusura di un'arteria fondamentale della città che - di fatto - la separa in due tronconi: con Chiaia da una parte e il centro storico dall'altra. Anche ieri - a dispetto del tour de force annunciato delle 20 ore giornaliere di attività per accelerare sulla restituzione del cruciale tunnel alla viabilità - pochi operai e turni di lavoro che non hanno superato le otto ore. L'Anas - concessionaria degli interventi da parte del Comune - fa sapere però che è tutto normale e che i programmi di riapertura della galleria saranno rispettati. Entro dicembre si riaprirà.

Al quinto giorno dall'inaugurazione dei lavori alla presenza dell'assessore Alessandra Clemente, non è stato ancora visto un operaio nelle ore serali. «Tutto è fermo - spiega a sera uno dei vigilantes notturni - al momento non sono previsti lavori ad ora tarda, credo se ne riparlerà dopo ferragosto o a settembre per vedere incrementare i ritmi. Se ne riparla domani». All'interno della galleria un paio di camion, una ruspa e si intravedono appena tre operai. L'intera giornata sfila così, senza sussulti, mentre ad ogni ora qualcuno dei commercianti della zona fa capolino per monitorare se i lavori proseguono, troppo importante la riapertura della Galleria per chi, soprattutto nella zona tra via Chiatamone e la Riviera di Chiaia, spera in un'accelerazione per tornare a fare affari già gravati dalla pandemia. Ed è la differenza tra gli annunci e la realtà ad aver alimentato quest'aria di diffidenza attorno al cantiere da parte del comitato di pressione che si è riunito per chiedere al Comune di fare in fretta. «Resta il fatto - rileva Francesco Borrelli di Europa Verde - che il cantiere non opera 20 ore su 24, come dichiarato in pompa magna nel giorno dell'inaugurazione dell'avvio delle attività, ma procede a fasi alternate. Dopo le nostre richieste di delucidazioni, Anas ci ha comunicato che i tre turni di lavoro consecutivi non sono previsti in questa fase iniziale di preparazione. Peccato però che si siano ricordati di specificarlo soltanto dopo le nostre pressioni». Eppure, pur senza voler aprire un fronte polemico, Anas ricorda che i lavori saranno consegnati in tempo. In fondo i tempi di intervento non sarebbero da addebitare alla società del gruppo Ferrovie dello Stato, dal momento che in pochi giorni dalla firma del contratto è stato subito aperto il cantiere: il 19 luglio l'accordo con il Comune e il 2 agosto l'avvio dei lavori. L'esasperazione dei cittadini si concentra di più verso il Comune che ha aspettato 10 mesi prima di affidare ad Anas il rifacimento della galleria. Un punto che coglie anche il consigliere regionale della Lega e coordinatore cittadino del Carroccio, Severino Nappi. «Inutile - ha spiegato Nappi - il tentativo del Comune di scaricare le responsabilità sull'Anas, se ci troviamo in questo stato è per colpa dell'immobilismo di Palazzo San Giacomo e dei suoi amministratori, durante i 10 mesi di chiusura della Galleria Vittoria.

I napoletani sono stati presi in giro fino all'ultimo, con l'assessore-candidata che ha approfittato dell'avvio delle opere per racimolare gli ultimi consensi, e ben sapendo che i lavori sarebbero proseguiti a singhiozzo, ha accelerato per dimettersi». 

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Quello della Galleria non è l'unico fronte aperto, a infastidire la cittadinanza l'aggiunta delle chiusure serali fino a ieri - dalle 22 in poi - del tratto di tangenziale da Capodimonte alla Doganella con la conseguente chiusura degli svincoli di Capodichino, Viale Maddalena e Corso Malta. Chi arriva dall'autostrada e deve raggiungere Fuorigrotta, soprattutto chi è di rientro dalle vacanze, è costretto a passare dall'interno della città, proprio per quelle strade già intasate a causa della chiusura della Galleria Vittoria e nelle ore più calde sul fronte della movida con tante auto e motorini carichi di giovani in strada. Disagi che si aggiungono ad altri disagi soprattutto per i 200mila che vivono nei quartieri che la Galleria Vittoria dovrebbe unire ricompresi nella prima e nella decima municipalità. 

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