Un unico tricolore che parte da Largo Sermoneta per arrivare fino a via Cesario Console. Nessun guinness dei primati da battere ma questa sera, come del resto anche nelle precedenti serate in cui ha giocato l’Italia, sono i ristoranti del lungomare a farla da padrone con i loro schermi accesi e sintonizzati sulla partita degli azzurri. Nessun maxischermo, nessuna visione collettiva anche per smarcarsi alle rigide prescrizioni anti Covid.
«In via Partenope siamo tutti organizzati e chiunque può vedere la partita - raccontano da Antonio e Antonio - già in occasione del match con il Belgio le nostre tv erano sintonizzate sugli Europei. C’è un bellissimo entusiasmo che fa piacere rivivere dopo i tempi passati». Sono tutti i ristoranti napoletani ad essere protagonisti. Le bandiere spuntano un po’ in giro per Napoli e si riscopre l’orgoglio di essere italiani mettendosi alle spalle, almeno per una sera, i pensieri del Covid. Anche Regina Margherita e Fresco fanno parte di questa curva italiana. «Abbiamo avuto diversi stranieri, anche spagnoli - raccontano - ci hanno detto che torneranno per la partita. Sicuramente sarà una bellissima festa di sport». È un Europeo senza assembramenti. Lo si vive principalmente in casa, magari con la bandiera al balcone.
Nessun maxischermo previsto e, difficilmente, lo si farà anche se l’Italia dovesse superare l’ostacolo Spagna. Visione per soci al Circolo Posillipo dove la tv sarà accesa per quanti vorranno vedere insieme il match degli azzurri. Stessa cosa anche alla Canottieri Napoli.
E gli spagnoli? Chiuso il Cervantes, ci si affida ai turisti oppure a quelli che Napoli l’hanno nel cuore.
Quelle spuntano come i funghi con le vittorie dell’Italia. Alla Pignasecca come a Pianura fino al Vomero. Gli affari si fanno a rilento. Si vendono soprattutto magliette con il 10 di Insigne e qualche bandiera. C’è comunque la volontà di portare a casa la giornata in un periodo in cui gli ambulanti di affari ne hanno fatti davvero pochi.
E allora va bene anche qualche bandiera tricolore mischiata magari ai secchielli per la spiaggia come in una bancarella di Fuorigrotta. L’attesa non è altissima per una semifinale di un campionato Europeo. Non si percepisce quell’adrenalina da vigilia. Ma tant’è. Se le cose andranno bene allora ci sarà una esplosione di gioia con l’appuntamento alla prossima partita ed allora sì che si vedrà anche Napoli prepararsi per il momento più importante della stagione calcistica con l’attenzione necessaria.