Infiltrazioni al Maschio Angioino,
la Mapei regala i lavori al Comune

Infiltrazioni al Maschio Angioino, la Mapei regala i lavori al Comune
di Paolo Barbuto
Mercoledì 17 Agosto 2022, 08:35 - Ultimo agg. 18 Agosto, 15:34
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Il Maschio Angioino è in crisi. La Torre di Guardia è vietata per via di cedimenti ai solai generati dalle infiltrazioni, il 50% delle aree coperte è inibito per problemi di carattere statico, la Sala dei Baroni e il camminamento che affaccia sulla sala sono aggrediti dall'umidità e presentano segni di profondo degrado. Sulla copertura che sovrasta la Cappella Palatina due lucernari sono stati divelti e la pioggia penetra direttamente all'interno del castello. Il racconto dei guai del Maschio Angioino l'avete letto sul nostro giornale la settimana scorsa nell'ambito di un esclusivo e drammatico reportage.

Dopo il dramma del degrado, fortunatamente, c'è anche spazio per raccontare l'emozione di una piccola svolta per il futuro del Maschio Angioino: la Mapei, azienda di prodotti per l'edilizia fondata dall'indimenticato Giorgio Squinzi, ha scritto al Comune di Napoli «ci occuperemo noi, in forma gratuita, della sistemazione delle infiltrazioni».

La Mapei, da sempre, lega il proprio nome a eventi di sostegno e soccorso dei luoghi storici d'Italia: il più noto è stato quello in favore del Duomo di Milano per il quale l'azienda ha donato 150mila euro per lavori di ristrutturazione delle guglie. In realtà la strada per l'avvio dei lavori al Maschio Angioino sarà ancora piuttosto lunga e tortuosa, tutta colpa della burocrazia che impone una lunga serie di passaggi ufficiali, anche di fronte a una proposta di intervento gratuito.

Il primo step è stato quello dei giorni che hanno preceduto il Ferragosto, quando Massimo Pacifico, tenace dirigente dell'Area Cultura del Comune di Napoli ha diffuso un avviso pubblico per la «Manifestazione di interesse per la progettazione e l'esecuzione dell'intervento di messa in sicurezza e impermeabilizzazione provvisionale delle coperture della Sala dei Baroni e Torre San Giorgio in Castel Nuovo».

L'avviso nasce dopo che l'Amministrazione «ha ricevuto una proposta di sponsorizzazione dall'azienda Mapei con la quale si intende provvedere a finanziare ed eseguire un progetto di messa in sicurezza ad esclusivo carico della medesima azienda senza oneri per l'Amministrazione».



Adesso sarà necessario restare in attesa per un tempo di trenta giorni e verificare se esistono altre aziende in Italia pronte ad offrire gratuitamente al Comune di Napoli i lavori di rifacimento della copertura del Maschio Angioino. Questa attesa, secondo le norme burocratiche, si rende necessaria per consentire «l'acquisizione di eventuali ulteriori manifestazioni di interesse da parte di altri soggetti interessati». Una volta trascorsi i trenta giorni bisognerà chiedere alle aziende che hanno aderito (anche se dovesse esserci la sola proposta della Mapei) di presentare un progetto esecutivo dell'intervento che sarà valutato nei trenta giorni successivi alla presentazione prima di passare allo step successivo.

Una volta superato l'esame dell'Area Cultura, tutte le carte saranno sottoposte «alla valutazione della Soprintendenza per l'acquisizione del parere di competenza. Il progetto, completo dei pareri e dello schema di convenzione, dovrà poi essere approvato con delibera di Giunta Comunale, a cui farà seguito la sottoscrizione della convenzione». E mentre la burocrazia farà il suo corso, nel Maschio Angioino le infiltrazioni continueranno a far danni.
 

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