Medicina, premiati a Napoli i decani eroi: «Una vita in prima linea»

Mezzo secolo di professione per 175 tra medici e odontoiatri napoletani

Medicina, premiati a Napoli i decani eroi
Medicina, premiati a Napoli i decani eroi
di Ettore Mautone
Venerdì 7 Aprile 2023, 12:18 - Ultimo agg. 12:20
4 Minuti di Lettura

Cinquanta anni dalla laurea, mezzo secolo di professione per 175 tra medici e odontoiatri napoletani che si sono riuniti nei giorni scorsi al teatro Mediterraneo per iniziativa dell'Ordine dei medici di Napoli e provincia. Insieme per festeggiare mezzo secolo di professione e ritirare le medaglie conquistate dopo 50 anni di lavoro svolto in corsia con dedizione e onore. Una grande festa al Teatro Mediterraneo organizzata dal presidente dell'Ordine Bruno Zuccarelli: «Questi colleghi - sottolinea quest'ultimo - sono l'esempio di una vita dedicata alla cura dell'altro. Un tempo i medici e gli odontoiatri erano accolti nelle nostre case, rispettati in ospedale e presso i loro studi, oggi il mondo è capovolto e vengono picchiati, minacciati, insultati soprattutto quando lavorano nelle prime linee nonostante siano sottoposti a turni massacranti in condizioni rese difficili dalle carenze di risorse e personale come accade in tutta Italia e nell'intera Europa. Un segno dei tempi cambiati, anzi profondamente mutati sul piano culturale, una vera e propria regressione da cui dobbiamo venire fuori in qualche modo». 

Sul grande palco del Teatro Mediterraneo si sono alternati tra gli altri, per una foto ricordo e ritirare una medaglia Mario Delfino consigliere dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Napoli e professore ordinario di Dermatologia dell'Università Federico II di Napoli, Claudio Buccelli, eminenza grigia della Medicina legale, già docente della Federico II, grande esperto di Bioetica, Bruno Trimarco professore emerito di Malattie apparato cardiocascolare, Piero Tarsitano che per anni ha occupato il posto di dirigente apicale della medicina legale del Cardarelli, uno dei consulenti più consultato dalle Procure quando c'è da fare un'autopsia. E poi ancora Bruno Zamparelli, direttore sanitario di lungo corso, grande esperto di sanità pubblica e attualmente vicepresidente della Società italiana Health Horizon Scanning e presidente della Siric (Società italiana rischio clinico), Guglielmo Borgia infettivologo della Federico II, direttore del Cerifarc, Oreste Cuomo chirurgo, padre delle tecniche epatologiche e dei trapianti di fegato al Cardarelli, Massimo Rinaldi per lunghi anni a capo della medicina interna del Monaldi, Luigi Zamparelli elettrofisiologo dirigente al Monaldi per molti anni. E poi Edoardo Bucci, Giovanni Gagliardi, Giovannella Palmieri già responsabile del Centro di Riferimento Tumori Rari della Regione Campania. 

Video

Una grande festa, quella al Teatro Mediterraneo della Mostra d'Oltremare, che ha coronato una vita intera dedicata alla cura della salute dei propri assistiti. «È stata ancora una volta una grande emozione - ha sottolineato il presidente Bruno Zuccarelli - queste medaglie sono un riconoscimento alla dedizione e all'impegno profuso per una vita intera da tanti colleghi medici e odontoiatri che hanno fatto e continuano a fare la storia della medicina partenopea».

Un plauso e un ringraziamento, il presidente Zuccarelli lo ha rivolto ai premiati anche per aver scelto di restare in Campania ad esercitare la professione «senza ascoltare le tante sirene provenienti da altre regioni e altri paesi». Da parte del presidente Zuccarelli, però, anche la considerazione amara di un cambio di paradigma che negli anni ha portato i camici bianchi ad essere sotto attacco. Medici e odontoiatri che oggi sono costretti ad andare nelle abitazioni o a lavoro con il timore di essere aggrediti o minacciati. Questa cosa è inammissibile e se non vi si porrà rimedio, molto presto, non ci sarà più nessun giovane desideroso di intraprendere la professione». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA