Metropolitana di Napoli, torna Kapoor: «La nuova stazione aprirà tra sei mesi»

Collaudi al via per Monte Sant’Angelo: «Grande passo per alleggerire il traffico»

L'artista indiano Kapoor alla stazione di Monte Sant'Angelo
L'artista indiano Kapoor alla stazione di Monte Sant'Angelo
di Gennaro Di Biase
Giovedì 29 Giugno 2023, 23:34 - Ultimo agg. 30 Giugno, 18:00
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Kapoor ha ragione: in effetti, a chi si inoltra nella stazione della metro di Monte Sant’Angelo sembra proprio di tuffarsi «into the world». L’espressione è dello stesso artista, il celebre scultore britannico-indiano Anish Kapoor, autore dell’opera che circonda la stazione della linea 7. Un lungo ovale rossiccio che, per Kapoor, richiama «il Vesuvio» e «le donne», i cui organi riproduttivi danno origine al tutto. «Mi piacerebbe lavorare ancora a Napoli e realizzare qui altre opere d’arte - prosegue in inglese - Amo questa città, qui mi sento davvero a casa, perché somiglia tanto a Bombay». Arte a parte, la metro partenopea si arricchirà presto di una nuova stazione funzionante: «Tra sei mesi circa - spiega il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, presente al sopralluogo di ieri mattina - la metro dovrebbe partire. Sarà un grande passo anche per l’alleggerimento del traffico cittadino».

Stazione Monte Sant’Angelo, linea 7: importo da 104 milioni per un’estensione di 2,2 chilometri. Parliamo di un progetto nato ben 30 anni fa, che finalmente è in dirittura d’arrivo e sarà utilizzato da migliaia di studenti che potranno arrivare, contando sul solo trasporto su ferro, dal cuore del centro storico (precisamente da Montesanto) fino nel cuore di una delle sedi principali della Federico II. La fermata, infatti, ha una doppia uscita: la prima proprio tra i padiglioni dell’Ateneo federiciano di via Cintia. La seconda, invece, affacciata sul Rione Traiano. «L’opera è chiusa - prosegue De Gregorio - Ora ci aspettano i collaudi e i protocolli di Ansfisa Negli anni scorsi, i lavori vennero affidati a un commissario. Eav ha preso in gestione la situazione tre anni fa, completando il 90% delle operazioni. Questa fermata è raggiungibile da Soccavo, dove c’è l’interscambio con la linea di Montesanto. Questa stazione collegherà il centro di Napoli a Monte Sant’Angelo, insomma». Napoli, in sostanza, aumenta l’offerta del trasporto su ferro, su una tratta del tutto nuova. 

«A breve - prosegue De Gregorio - precisamente dal 3 luglio, ci sarà la sperimentazione di un nuovo modello del servizio della Circumvesuviana.

Tra Napoli e Sorrento, tutti i treni faranno la prima tappa a Torre Annunziata, dopo il capoluogo. Garantiremo contestualmente treni ogni 18 minuti tra Napoli e Torre Annunziata, per tutte le stazioni. Quanto al personale, non dovremmo entrare in particolare affanno in vista delle ferie». Su ciascuna delle due uscite della stazione Monte Sant’Angelo è installata un’opera di Kapoor. Due giganteschi cappelli ondulati, uno argentato e l’altro color ruggine, che simboleggiano insieme la sensibilità dello scultore e quella della città che li ha ispirati. L’artista è arrivato in maglietta e calzoncini, ieri a Fuorigrotta, accompagnato dal suo inseparabile cagnolino Tara. «La metro di questa città è davvero fantastica - spiega - E questa stazione universitaria è davvero simile a come la immaginavo. Il piano era esattamente questo, vari anni fa. Quest’opera è in relazione con il Vesuvio, con la donna, ma anche con la Divina Commedia di Dante, che scende nell’inferno». «Into the hell», insomma. Una metro letteraria. Kapoor realizzerebbe altre opere per Napoli? «Con grande piacere - risponde l’artista - amo molto questa città. Abbiamo allestito un’installazione al Mann, e uno show a piazza del Plebiscito molti anni fa, circa venti. Tornerei a farlo, perché ho una lunga relazione con Napoli. La metropolitana di questa città, pensata anche da Bassolino nei decenni scorsi, è senza dubbio una delle più belle del mondo. Non ho ancora visto tutte le stazioni, e spero di completare presto il tour».

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Già: anche perché l’anello della metro partenopea non è ancora chiuso. Potrebbero volerci più o meno altri tre anni. Ma questa è un’altra storia. Intanto, entro sei mesi - protocolli e collaudi permettendo - migliaia di studenti universitari saranno serviti dalla linea 7. E cioè dispensati dall’obbligo dell’auto o dello scooter. Sarà un bel passo in avanti sia per il trasporto pubblico, sia per l’ecosostenibilità, sia per il traffico. 

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