«I 98 anni del Circolo Posillipo aperto alla città»

Il bilancio del presidente Campagnola

Aldo Campagnola
Aldo Campagnola
di Gianluca Agata
Lunedì 10 Luglio 2023, 10:18
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«Noi siamo Posillipo». È il mantra di Aldo Campagnola, presidente del circolo rossoverde esattamente da un anno, da quando il 10 luglio del 2022 è stato eletto alla presidenza del circolo prossimo ai 100 anni di vita. Sabato 15 luglio saranno 98 anni, giovedì la cena di gala. Il rosso e il verde, un brand che Campagnola vuole torni a splendere in tutto il mondo. «Il primo segnale di cambiamento? Il nostro ristorante. Giovedì il motore della festa sarà il nostro personale. La cena è del nostro ristorante, e dico nostro con orgoglio perché abbiamo assunto personale qualificato, abbiamo ristrutturato la cucina, abbiamo portato in house tutto ciò che era affidato a terzi».

Una festa made in Posillipo.
«Il Posillipo è uno degli hub sportivi più importanti al mondo.

Lo ricorderanno i video ben visibili su due maxi-schermi, poi ci sarà una esibizione di scherma al meglio delle cinque stoccate, un talk show con i nostri campioni, banner celebrativi che accompagneranno i soci dall'ingresso fino al luogo dei festeggiamenti, l'Olympic wall con le targhe e le medaglie dei grandi campioni. Un concerto per archi, il nostro abbigliamento sportivo».

Un circolo che dialoga con la città?
«Un circolo aperto alla città come è sempre stato nella sua storia. Almeno quaranta personalità cittadine, istituzionali, civili militari, hanno confermato la loro presenza. È un circolo che si evolve come la società, che deve essere al passo con i tempi e che non deve dimenticare la sua vocazione, innanzitutto sportiva. Noi siamo soci non sportivi paganti al servizio dello sport».

Un'azienda?
«Abbiamo 36 dipendenti e almeno altre 200 persone tra istruttori, collaboratori e altre figure collaborano con noi. Un ristorante che è stato completamente ristrutturato per entrare nei parametri dell'Asl. Sette divisioni sportive, una squadra in serie A1, 815 soci».

Cosa chiede il Posillipo ai suoi soci?
«Deve essere ben chiaro che da noi si viene per dare e non per prendere. Abbiamo spinto molto sul prendere le distanze da chi pensava il contrario. Per entrare al Posillipo abbiamo spinto in alto molto l'asticella. Personalmente voglio incontrare tutti gli aspiranti soci. Pesa la presentazione ma il curriculum dice molto per quello che la persona rappresenta nell'ambito della città. Siamo al centro di tantissime iniziative culturali, sportive, sociali. Accogliamo ragazzi più svantaggiati permettendo di fare sport. Vogliamo che i nostri campioni facciano da traino e da punto di riferimento. Grazie al Consiglio riusciamo a prendere decisioni in velocità e strutturali e poi dobbiamo dire grazie ai nostri dipendenti molto "commited", vale a dire impegnati in un processo di sviluppo. Noi non dobbiamo rilanciare nulla, ma migliorare».

Il ritorno di Pino Porzio è servito a dare un impulso non da poco al settore pallanuoto.
«È una persona meravigliosa, un campione in vasca e come uomo. Lavoriamo alla campagna di rafforzamento dimostrando la forza del circolo. Sarà delegato e responsabile unico per la pallanuoto».

Nel suo messaggio per la festa dei 130 anni del Savoia, il presidente Cattaneo della Volta ha parlato della sinergia tra i Circoli destinati ad avere problemi se non collaborano tra di loro.
«Sono onorato di avere come compagni di viaggio persone come Cattaneo al Savoia, Mottola all'Italia, Bracale alla Canottieri, Vuosi alla Rari Nantes, sono persone eccezionali. Simpaticamente posso dire che Cattaneo ha copiato il mio mantra. Ne abbiamo parlato spesso. Il nostro compito verso la città è quello di forgiare sportivi e uomini del domani. I circoli devono fare sistema, devono sprigionare una energia positiva. Ho partecipato alla festa della Canottieri godendo di una serata magnifica. Ritengo che al momento siamo tutti allineati ed a settembre metteremo in atto delle iniziative pratiche per supportare questa fantastica collaborazione».

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