Alberi crollati e mancata pulizia, il parco Troisi nel degrado a San Giovanni

Alberi crollati e mancata pulizia, il parco Troisi nel degrado a San Giovanni
di Alessandro Bottone
Lunedì 30 Settembre 2019, 12:47
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Viali non curati, alberi abbattuti dal maltempo, aree verdi negate ai cittadini. Sono le difficili condizioni del parco Massimo Troisi di San Giovanni a Teduccio, nella periferia orientale della città. Oltre 120mila metri quadrati, il «polmone verde» sorge in una zona con una altissima densità abitativa. Palazzine popolari, scuole, sedi istituzionali circondano il parco pubblico che ha l'accesso principale in viale Due Giugno. Nonostante l'incuria e il degrado, sono in tanti a frequentare la struttura, specie per praticare sport. In tanti la scelgono per lo svago dei più piccoli.

Il laghetto artificiale è svuotato da anni per la rottura del sistema di filtraggio delle acque. La vasca, riempita costantemente dalla pioggia, è diventata persino il nido di migliaia di rospi smeraldini. É il segno che queste aree verdi sono fonte di vita per tanti animali, tra cui anche molte specie di uccelli. Anche la flora del parco Troisi annovera specie diverse e particolari: pini, lecci, pioppi, magnolie e anche alcune essenze rare.

Le scale che portano alla collinetta sono interdette da diversi mesi a causa della caduta di diversi alberi ad alto fusto. Assente la manutenzione ordinaria del bene gestito dal Comune di Napoli: i viali si presentano sporchi, così come diverse aiuole; erbacce e rovi sono accumulati in più punti. A peggiorare le condizioni dell'enorme struttura di San Giovanni a Teduccio hanno contribuito l'inciviltà e la violenza dei vandali: bagni, colonnine d'emergenza e lampioni distrutti ne sono un triste esempio.
 

 

Il 5 luglio scorso la giunta comunale ha approvato lo studio di fattibilità per questo e altri quattro grandi parchi cittadini. Per il Troisi è prevista «la conversione di parte dell’area del laghetto in area destinata ad attività sportive, il ripristino della vialetti interni, degli impianti e la riqualificazione dei servizi igienici ad uso pubblico». In più anche «la riqualificazione della serra e la verifica di stabilità delle alberature». I complessi interventi saranno finanziati con i fondi del piano strategico della Città Metropolitana di Napoli: si parla di un milione di euro destinati al bene pubblico di Napoli Est. Sulla trasformazione della vasca del laghetto in uno spazio per lo sport i cittadini si dividono: in tanti credono che bisogna utilizzare le risorse messe a disposizione per restituire lo specchio d'acqua al parco e ai cittadini. Difatti il laghetto, con i suoi 8mila metri quadrati, è sempre stato un punto di particolare attrazione della zona.

Occorrerà ancora tempo prima dei lavori previsti.
Nel frattempo chi frequenta il parco spera in una ordinaria pulizia delle diverse aree ancora accessibili.

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